AMD ha comunicato di aver raggiunto e superato un importante traguardo: i processori EPYC e gli acceleratori Instinct alimentano il primo supercomputer al mondo ad aver superato la barriera dell’exascale.
Cosa significa? Con il termine exascale computing si fa riferimento ai sistemi informatici in grado di elaborare almeno 1018 operazioni in virgola mobile al secondo.
Il sistema Frontier dell’Oak Ridge National Laboratory (Tennessee, Stati Uniti) basato sulla tecnologia AMD si è classificato al 1° posto sia nella Top500 che nella Green500 facendo segnare 1,102 exaflop di performance e 62,68 gigaflops/watt di efficienza energetica.
Frontier diventa così il supercomputer più veloce e più efficiente al mondo balzando subito al primo posto anche nella classifica HPL-AI con 6,86 exaflop.
HPL-AI è un benchmark che combina un’attenta valutazione per i carichi di lavoro di calcolo ad alte prestazioni (HPC) con le elaborazioni di intelligenza artificiale (AI).
Tra gli altri sistemi alimentati da AMD EPYC e AMD Instinct MI200, il supercomputer LUMI di CSC (Center for Science, Finlandia) si è classificato al terzo posto sia nella Top500 che nella Green500 con 152 petaflop di prestazioni e 51,63 gigaflops/watt di efficienza energetica. Il sistema Adastra GENCI-CINES (Francia) è al 10° posto della Top500 e al 4° della Green500.
La società guidata da Lisa Su fa presente che i traguardi raggiunti in ambito supercomputing confermano ancora una volta le funzionalità in termini di performance ed efficienza degli acceleratori AMD Instinct a livello di nodo, cabinet e sistema. Basti pensare che i sistemi AMD presenti tra i supercomputer più performanti sono al momento 94, con un incremento del 95% rispetto all’anno precedente.