È spuntata in queste ore un’e-mail “scomoda” che Steve Jobs avrebbe inviato tempo fa a James Murdoch, proprietario della casa editrice Harper Collins e figlio di Rupert – magnate australiano naturalizzato statunitense, imprenditore e produttore televisivo -. I contenuti del messaggio sono “scottanti” perché confermerebbero la volontà del numero uno di Apple di “ingessare” il mercato degli ebook imponendo prezzi più elevati col preciso obiettivo di tagliare le gambe alla rivale Amazon.
Nella sua e-mail, Jobs spiega in modo esplicito l’intenzione di voler distribuire gli ebook a 12,99 e 14,99 dollari, importi che avrebbero potuto porre Amazon fuori mercato (la società di Jeff Bezos presentava titoli a 9,99 dollari).
Il fondatore della Mela non si dichiarava certo del successo del modello proposto ma auspicava un tentativo da parte degli editori partner.
Il Dipartimento della Giustizia (DOJ) degli Stati Uniti aveva avviato un’indagine poco più di un anno fa parlando di un possibile “cartello” tra Apple e cinque famosi editori a stelle e strisce.
L’e-mail di Jobs potrebbe a questo punto provocare più di qualche imbarazzo e rafforzare le tesi di accusa che il DOJ aveva messo al vaglio.