La nota piattaforma per lo streaming audio Spotify ha annunciato l’arrivo, nel corso dei prossimi mesi, di un piano speciale che permetterà di riprodurre i brani musicali presenti nel catalogo alla massima qualità possibile grazie all’utilizzo di un algoritmo lossless.
Gli algoritmi lossless, infatti, non rimuovono alcuna informazione dal flusso audio come invece fanno quelli che applicano varie forme di compressione (lossy).
È ovvio che per i formati di compressione file come Zip, RAR, 7-Zip e similari non è possibile usare l’approccio lossy (diversamente si perderebbero dati importanti e i documenti presenti nell’archivio compresso non risulterebbero più leggibili) mentre in ambito multimediale lo schema lossy è ampiamente utilizzato. È infatti possibile sacrificare alcuni dati che non incidono negativamente sulla riproduzione audio-video per ottenere uno streaming più leggero, più facile da gestire e che occupa meno banda di rete.
Spotify HiFi si pone sulla stessa scia di Tidal e Deezer assicurando agli abbonati la massima qualità di ascolto.
Già oggi Spotify Premium abilita la riproduzione audio con un bitrate 320 kbps (296 kbps nella versione Web del servizio), a patto di attivarla nelle opzioni dell’app. Il bitrate indica la quantità di dati digitali che possono essere trasferiti sul canale di comunicazione in un secondo.
Già quando Spotify offrì la possibilità di riprodurre i contenuti musicali a 320 kbps dicemmo che per riuscire ad apprezzare la differenza è importante mettere alla prova le proprie abilità di ascolto tenendo presente che molto dipende dall’impianto audio che si utilizza: Spotify: qualità audio adattabile alla connessione in uso.
Mettetevi alla prova e sfidate gli amici con questo test cercando di identificare i brani musicali in versione non compressa (WAV lossless) distinguendoli da quelli campionati a 320 e 128 kbps.
Provate quindi Digital Feed ABX Spotify HQ Edition e cercate di rispondere correttamente a tutti i quesiti di ascolto che vengono proposti.
L’applicazione web propone tracce a 320 kbps e brani in formato lossless, riprodotti alla massima qualità possibile.
Nella stragrande maggioranza dei casi, anche con apparecchiature audio non proprio economiche, difficilmente riuscirete a distinguere la differenza.
Con questo non vogliamo dire che Spotify HiFi sarà un servizio inutile (oltre che più costoso rispetto al canone di 9,99 euro al mese previsti per il piano Premium; vedere Spotify Premium: cosa offre in più e come usarlo al meglio); semplicemente non sarà certo un abbonamento “per le masse”.