La frequenza con cui lavora un processore è determinata da due parametri: frequenza base (100 o 200 MHz) ed il moltiplicatore di tale valore. Per aumentare la frequenza di lavoro del processore, quindi, e praticare il cosiddetto overclocking, è possibile agire sul bus di sistema o sul moltiplicatore.
Fino a qualche anno fa si agiva principalmente sul bus di sistema ma oggi una simile operazione è spesso destinata a provocare ben più di qualche instabilità. La maggior parte degli elementi che compongono la scheda madre dipendono a loro volta dalla frequenza base ed aumentare questo valore potrebbe essere causa di problemi.
Il clock di base è sempre modificabile liberamente ma nelle architetture Sandy Bridge, Ivy Bridge e Haswell, come accennato, un overclock spinto appena oltre i 103-105 MHz può comportare degrado del segnale e perdite di dati, anche sull’interfaccia PCIe e sulle unità di memorizzazione dati.
Nel caso di Intel, i processori con la sigla K (vedere Sigle processori Intel: che cosa significano) offrono un moltiplicatore completamente sbloccato che consente agli overclockers di dar fuoco alle micce.
L’architettura Skylake, però, cambia ulteriormente lo scenario facendo sì che le variazioni sulla frequenza base abbiano impatto sugli elementi che compongono la CPU, la scheda grafica integrata e la memoria DRAM.
I vari produttori di schede madri si stanno quindi dando da fare per venire incontro agli overclockers e velocizzare anche i processori Skylake “non-K”.
Portavoce Supermicro e ASRock (quest’ultima ha spinto molto anche sull’overclocking delle memorie DDR4: ASRock porta l’overclock delle DDR4 su altri chipset Skylake), per esempio, hanno dichiarato di essere in grado di aumentare la velocità di clock di processori Skylake diversi dalla serie K.
ASRock, in particolare, ha fatto presente di riuscire già ad aumentare la frequenza del Pentium G4400 di oltre il 20%, del Core i3-6300T di un 20% e del Core i5-6600 di oltre il 30%. Risultati ottenuti con l’utilizzo di una scheda madre Z170 OC Formula.
La modifica della velocità di clock sarà possibile, in maniera molto semplice, da BIOS attraverso un aggiornamento che verrà reso disponibile nelle prossime settimane e che potrà essere installato su diversi modelli di schede madri.