Sistemi Windows on ARM con Snapdragon 835: la batteria dura tanto ma le performance?

La partenza di Windows on ARM non è delle peggiori ma c'è ancora tanto lavoro da fare sul versante prestazionale.

Microsoft e Qualcomm hanno svolto un lavoro eccellente nel consente la possibilità di installare Windows 10 sui dispositivi dotati di processore ARM.
Al momento il supporto è piuttosto limitato e gli unici device in circolazione sono basati su processore Snapdragon 835: Windows 10 su ARM: ecco i primi notebook basati su Snapdragon 835.

Tra i primi tablet e convertibili 2-in-1 basati su tale SoC con Windows 10 preinstallato c’è HP Envy x2.
A parte le limitazioni delle quali avevamo parlato nell’articolo Windows 10 on ARM: quali le limitazioni, quant’è veloce un sistema Windows on ARM Snapdragon 835 rispetto, ad esempio, a uno che poggia su CPU Intel Celeron N3450?


Premesso che il processore Celeron N3450 è uno tra i più economici in assoluto e che sistemi basati su di esso possono essere reperiti sul mercato a un prezzo compreso tra 220 e 330 euro (mentre nel caso di HP Envy x2 Windows on ARM si parte da 599 dollari), il punto di forza dei sistemi Windows 10 su SoC Snapdragon è certamente l’autonomia.

In condizioni di utilizzo reali, ad esempio, HP Envy x2 sembra garantire fino a 12,4 ore di navigazione con il browser Edge e fino a 10,1 con Chrome quando invece un sistema basato sul citato processore Intel non va oltre le 4,5 ore.

Sul versante delle prestazioni, tuttavia, nelle operazioni più comuni il Celeron N3450 già appare leggermente superiore mentre per le elaborazioni in cui è necessario ricorrere ad algoritmi crittografici o di compressione dei dati, lo Snapdragon 835 sa fare meglio.
Il processore Qualcomm è in vantaggio anche per ciò che riguarda le elaborazioni grafiche sebbene ciò che si possa fare non sia neppure lontanamente paragonabile con quanto ottenibile su PC.

Per quanto riguarda la navigazione lato browser Snapdragon 835 su HP Envy x2 e PC con Celeron N3450 si equivalgono utilizzando Edge (che è appunto ottimizzato per l’impiego su ARM) mentre con Chrome i risultati sono al momento pessimi (e ciò è dovuto all’impiego dell’emulazione x86 che dilata notevolmente i tempi di esecuzione del codice).

Complessivamente, quindi, per i sistemi Windows 10 on ARM non è un cattivo inizio: certo è che i prezzi sono ancora piuttosto elevati e questi sistemi appaiono maggiormente adatti per gli utilizzi occasionali, non certo per le elaborazioni intensive. Il fiore all’occhiello, come dichiarato al momento della presentazione, è senza dubbio l’autonomia della batteria.

A questo punto sarà interessante verificare quali balzi in avanti, in termini di performance, permetterà di compiere il nuovo Snapdragon 845, utilizzato ad esempio nei Samsung Galaxy S9.

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