Come abbiamo visto nell’articolo Western Digital e Seagate: MAMR o HAMR per gli hard disk del futuro. Scommessa da miliardi di euro, HAMR (Heat-Assisted Magnetic Recording) è la tecnologia sulla quale ha voluto scommettere Seagate per estendere significativamente le capacità degli attuali hard disk magnetomeccanici.
Seagate ha infatti annunciato che sarà in grado di immettere sul mercato i primi dischi fissi da 20 TB con tecnologia HAMR entro dicembre 2020 ribadendo di essere in grado di lanciare unità con capacità da 50 TB entro il 2026.
L’industria ha impiegato diversi decenni per sviluppare la tecnologia HAMR e la sua implementazione ha fatto registrare diversi ritardi tanto che, ad esempio, Western Digital ha deciso di puntare sia su MAMR (Microwave Assisted Magnetic Recording) che su ePMR (energy-enhanced perpendicular magnetic recording; vedere Western Digital utilizzerà la tecnologia ePMR per i nuovi hard disk: cos’è) prima di valutare il passaggio alla soluzione HAMR.
Seagate ha invece deciso di “rompere gli indugi” apprestandosi a porre una vera e propria pietra miliare nel settore dello storage.
“Riteniamo che HAMR sia la via da seguire per raggiungere la densità ideale e aumentare le capacità di memorizzazione“, si commenta dall’azienda con sede principale a Cupertino.
Oggi Western Digital offre già oggi il suo Ultrastar DC HC650 da 20 TB ma l’hard disk usa la tecnologia SMR (shingled magnetic recording) per sovrapporre parzialmente le tracce adoperando una caratteristica struttura simile a quella delle tegole di un tetto: Hard disk: cosa cambia con la tecnologia SMR.
SMR offre innegabili vantaggi quando si tratta di offrire unità più capienti mantenendo bassi i costi ma se ne conoscono bene i limiti con i workload più pesanti: Scandalo hard disk SMR che non funzionano più in RAID: Western Digital risponde.
L’unità HAMR da 20 TB di Seagate offrirà invece numerosi vantaggi in termini di prestazioni, almeno per i clienti che potranno permettersi di acquistare queste unità disco.
Poiché le unità disco HAMR utilizzeranno nuove testine e nuovi piatti ci vorrà del tempo prima che Seagate aumenti la produzione. Se le vendite inizieranno davvero a dicembre ci vorrà comunque un po’ di tempo per vedere i nuovi hard disk disponibili in tutto il mondo.
La capacità massima e il prezzo a gigabyte restano ancora i principali svantaggi delle unità SSD rispetto ai dischi rigidi meccanici: se si vogliono usare SSD con capacità superiori ai 2 TB, si deve essere disposti a pagare una notevole somma di denaro (infatti è quasi impossibile trovare unità SSD di capienza superiore a 4 TB).
Gli hard disk tradizionali, invece, offrono capacità da 4 TB a salire a prezzi ragionevoli: prodotti fino a 12 TB sono reperibili per 250-350 euro a seconda dei modelli.
Quando le unità HAMR da 20 TB di Seagate saranno disponibili sarà necessario verificarne il prezzo per capire se, almeno nella fase iniziale, valga la pena acquistarli sia in ambito professionale che domestico.