Come sappiamo la tecnologia OLED è sempre stata un po’ il “feudo” di LG e Sony. In un altro articolo parlavamo delle differenze tra la “ricetta” QLED di Samsung e OLED.
Samsung, da parte sua, sembra voler cominciare a produrre grandi TV OLED: la divisione display del gruppo sudcoreano sta sviluppando da tempo pannelli con tecnologia OLED che come quelli di LG utilizzano uno strato organico luminoso ma generano i colori utilizzando quantum dots inorganici invece di usare filtri colore organici.
Dopo una serie di revisioni interne Samsung ha ulteriormente raffinato la sua tecnologia OLED per i televisori e nel frattempo ha scelto di usare quattro anziché tre strati nello stack OLED in modo da assicurare una luminosità più elevata.
Ma mentre Samsung guarda (anche) alla tecnologia OLED sia per i pannelli dei televisori che per gli schermi dei monitor, LG esplora la strada dei pannelli mini LED.
Ne avevamo già parlato nell’articolo in cui spieghiamo cosa sono i mini LED, un ulteriore miglioramento rispetto agli attuali display LED riducendo di centinaia o addirittura migliaia di volte le dimensioni dei LED usati per la retroilluminazione di un monitor o uno schermo televisivo. L’idea è quella, in futuro, di riuscire a illuminare il singolo pixel (local dimming).
Con l’arrivo dei nuovi televisori LCD con mini LED capaci di gestire fino a 2500 zone dimmerabili individualmente, LG ha in programma di porsi come alternativi ai TV più costosi con tecnologia a cristalli liquidi. LG aveva lasciato questo segmento di mercato proprio a Samsung investendo prevalentemente sulla tecnologia OLED ma adesso si sta cercando di diversificare l’impegno.
Utilizzando i mini LED sia LG ma anche Samsung stanno guardando entrambe a quella che viene chiamata tecnologia QNED. Mentre LG ha già sul mercato i primi modelli di TV QNED, Samsung lancerà la sua proposta nel corso del 2022.
L’acronimo QNED è un'”amalgama” di più termini: le iniziali della parola Quantum, di NanoCell, di Emitting Diodes ovvero dei diodi utilizzati per la retroilluminazione.
Utilizzando NanoCell e Quantum Dot la separazione dei colori effettuata a partire dalla luce bianca emessa dai LED e dall’azione dei filtri RGB (red, green, blue) avviene in modo ancora più preciso senza ridurre la luminosità del pannello.
LG sostiene che i colori così ottenuti sono talmente puri da coprire il 100% dello spettro colore DCI-P3 senza le distorsioni cromatiche tipiche dell’osservazione da angoli ampi.
I pannelli QNED si servono di oltre 30000 LED microscopici, un numero molto più elevato rispetto ai televisori LCD di oggi, garantiscono livelli di luminosità senza uguali e un contrasto 1.000.000:1.
Inizialmente si parla di 1000 zone dimmerabili mentre LG è già arrivata a 2500 anche se si calcola che in futuro ci si possa addirittura spingere fino a 20000.
Avere tante zone di dimming è importante per migliorare la resa delle immagini e quindi la nitidezza.
Mentre con l’approccio tradizionale si può notare un alone luminoso intorno al soggetto dato dal fatto che ci sono dei LED accesi anche in aree in cui non dovrebbero esserlo, con i Mini LED si può esaltare le immagini rendendole più nette, con un contrasto altissimo e un nero quasi perfetto.
La tecnologia mini LED è stata “avvistata” anche nei TV televisori TCL QLED serie 6 e serie 8 e Samsung dovrebbe annunciare la sua proposta a breve.
I costi sono ancora assolutamente proibitivi: i TV QNED di LG sono disponibili con diagonali a partire da 65 pollici e risoluzione 4K/8K a prezzi che partono da 4.500 euro circa a salire.
I modelli QNED sono per il momento significativamente più costosi degli OLED di LG stessa ma l’azienda continua a classificare questi ultimi come prodotti premium indicandoli di maggior qualità. Vedremo in futuro quando saranno immessi sul mercato modelli dai prezzi più abbordabili.
Samsung Display ha brevettato di recente la sua implementazione della tecnologia QNED che dovrebbe essere ormai quasi pronta per il debutto nel corso del prossimo anno.
Nei brevetti registrati l’azienda sudcoreana illustra le soluzioni utilizzate per assicurare l’uniformità dello schermo e la scelta tecnica che ha portato a impilare quantum dots e filtri colore su un transistor con una struttura a film ultrasottile.
Samsung ha lanciato il suo primo Neo QLED Mini LED TV all’inizio di quest’anno e con l’arrivo dei QNED la qualità dell’immagine potrebbe fare un ulteriore balzo in avanti.