La scheda madre è l’elemento centrale di qualsiasi PC. Tanti sono i fattori che possono far propendere la scelta sull’uno o sull’altro prodotto. La scheda madre, tuttavia, viene scelta in primis sulla base del sistema che si andrà a “costruire” e, inoltre, del processore e dell’eventuale scheda video dedicata che si utilizzeranno.
Le abilità di qualunque scheda madre sono determinate dal chipset: esso funge da intermediario tra tutti i componenti hardware e integra “la ricetta” che riassume tutto ciò che la motherboard può fare. Spesso si analizzano le specifiche del chipset per capire quali sono le funzionalità supportate dalla scheda madre e, di conseguenza, accertare la compatibilità della motherboard con i vari modelli di processore.
Alcune schede madri possono offrire funzionalità aggiuntive come un migliore chip audio o di rete, più o meno PCIe e slot M.2, usare uno schema architetturale che permette di installare più schede video.
Il nome del chipset viene inserito dai produttori all’interno del modello della scheda madre: quest’informazione offre utili indizi sulla connettività e sul campo applicativo: uso normale, gaming, overclocking o più comunemente misto overclocking/gaming.
La differenza tra una scheda normale e una che nasce per supportare gli utenti nelle attività di overclocking risiede nella qualità dei componenti: condensatori, protezione contro le interferenze, possibilità di utilizzare un sistema di raffreddamento a liquido e così via. Il fine ultimo è quello di rendere stabile la scheda mano a mano che si aumentano le frequenze di clock della CPU e della memoria. Queste schede sono commercializzate a partire da 90 euro in su.
Come anticipato in precedenza, tutto inizia con la scelta del fattore di forma della scheda madre. Partendo dal formato più piccolo per arrivare a quello di più grandi dimensioni, ricordiamo E-ATX, ATX, micro-ATX (MATX) e mini-ITX per limitarsi soltanto a quelli più comuni e utilizzati:
– ATX: misura tipicamente 305 x 244 mm ed è il formato che offre maggiori possibilità di espansione. Queste schede sono generalmente più costose rispetto a quelle vendute in altri formati. L’utente medio difficilmente ne ha bisogno.
– Micro-ATX: normalmente misurano 244 x 244 mm. Si tratta del fattore di forma più consigliato per la maggior parte degli utenti. Esso offre anche la possibilità di contenere i prezzi.
– Mini-ITX: misura 170 x 170 mm. Le schede in questo formato sono destinate ai mini-PC di tutti i tipi e integrano generalmente sia la connettività WiFi che Bluetooth.
– Extended ATX (E-ATX): misura 305 x 330 mm. Si tratta di motherboard con tanta elettronica e grandi possibilità in termini di connettività ed espansione.
Scheda madre e processore: una guida compatta per la scelta partendo dal chipset
Abbiamo detto che il chipset suggerisce la compatibilità con i processori di casa Intel e AMD.
Di seguito uno schema che consente di sapere a colpo d’occhio quali processori sono compatibili con quali chipset:
– Intel Core i7, Core i9 (Coffee Lake Refresh): Z390. Sono supportati altri chipset della serie 300 previo aggiornamento del BIOS.
– Intel Core i7 (Coffee Lake): Z370 è il chipset consigliato. Alternative sono B360 e Z390.
– Intel Core i5 (Coffee Lake): B360 è il chipset suggerito ma è possibile usare alternative come H310, Z370 e Z390.
– Intel Core i3, Pentium, Celeron (Coffee Lake): H310 è il chipset consigliato mentre il B360 è l’altra scelta percorribile.
– AMD Ryzen 9: X570 è il chipset suggerito mentre le alternative sono X470 e B450.
– AMD Ryzen 7: B450, X470 o X570 sono i chipset consigliati in questo caso. Come alternativa A320.
– AMD Ryzen 5: B450, X470 sono i consigliati; X570 come alternativa.
– AMD Ryzen 3: A320, B350 (per l’overclocking) sono le scelte suggerite. In alternativa il chipset B450.
Il chipset H310 è quello più economico per i Coffee Lake di Intel. Le schede madri basate su questo chipset di solito offrono due porte USB 3.0 e quattro USB 2.0 anche se alcune sono un po’ più costose per via dell’aggiunta di una porta USB Type-C oppure di uno slot M.2, soprattutto se si tratta di modelli ATX. Esistono anche modelli mini-ITX con supporto WiFi e Bluetooth che costano sui 75 euro e sono ideali per i PC supercompatti.
Le prestazioni delle schede grafiche non sono limitate dal momento che H310 utilizza le 16 tracce PCIe 3.0; le connessioni addizionali permettono l’uso di PCIe 2.0 per le unità SSD e le altre schede che ne fanno uso. Supporta la memoria DDR4 a 2666 MHz e XMP 2.0.
Per la maggior parte degli utenti, H310 è già più che sufficiente: se si volesse un chip Ethernet o audio migliori si potrà scegliere una motherboard B360.
Qualche nome, in formato micro-ATX: ASRock H310m-HDV; Gigabyte H310M DS2; MSI H310M PRO-VDH; Asus PRIME H310M-K.
Il chipset B360 offre buone caratteristiche e prevede il supporto di più porte USB 3.0 e alcune porte USB Type-C (in alcuni casi è previsto il supporto USB 3.1).
La sezione audio può essere governata da un semplice ALC887 per arrivare a chip più avanzati, ma meno comuni come ALC1220.
Le motherboard B360 offrono ulteriori possibilità di espansione sul versante PCIe M.2. Le piste sono in ogni caso PCIe 3.0.
Qualche nome: Asus B360M-A Prime; MSI B360M Pro-VDH; Gigabyte B360M AORUS GAMING 3.
Il chipset H370 è ideale per coloro che vogliono installare sul proprio PC diverse schede PCIe. Le motherboard ATX con due slot PCIe 3.0 x16 permettono tipicamente anche l’installazione di un paio di schede grafiche AMD su CrossFire. Non ci sono differenze sostanziali rispetto ai prodotti basati su chipset B360: di solito le schede madri H370 sono meno “gettonate” a meno che non vengano proposte a un buon prezzo.
Le schede costruite attorno ai chipset Z370 e Z390 sono sostanzialmente identiche. Le motherboard Z390, però, sono progettate per accogliere i processori Intel Core di nona generazione come il Core i9-9900K o il Core i7-9700K.
Se la scelta ricadesse su queste schede, è bene controllare che l’alimentatore abbia i connettori necessari. In molti casi è infatti richiesto, oltre al solito EPS a 8 pin, un altro connettore a 4 o 8 pin. Il chipset Z390 offre supporto WiFi 802.11ac e Bluetooth 5.0.
Qualche nome tra le schede Z390: Gigabyte Z390 UD; Gigabyte Z390 AORUS MASTER; Asus Z390-Plus TUF Gaming (WiFi); MSI Z390 MPG Gaming Pro Carbon; MSI Z390 MPG Gaming Plus; Gigabyte Z390 AORUS MASTER; Asus ROG STRIX Z390-E GAMING.
Schede madri per i processori AMD Ryzen e Threadripper
Prendendo in esame le schede madri progettate per i processori AMD, i chipset che offrono funzionalità e prestazioni migliori sono X570, X470 e X370, a seguire B450 e la B350 per la fascia alta mentre le schede madri destinate al segmento consumer utilizzano il chipset A320. I chipset X570 e X470 permettono di sfruttare al meglio le caratteristiche aggiuntive legate alla frequenza turbo del processore AMD Ryzen.
Le schede madri che utilizzano i chipset X570 sono aggiornate e sfruttano al meglio i processori Ryzen 3000 per sistemi desktop (le schede madri basate sul chipset X570 sono direttamente compatibili con i Ryzen 3000).
Qualche nome per le X570: MSI MEG X570 ACE; Gigabyte X570 Aorus Ultra; Gigabyte X570 Aorus Pro; MSI X570 Gaming Pro Carbon WiFi MPG; MSI X570-A Pro.
Le schede madri destinate ad accogliere i processori Ryzen Threadripper di AMD hanno il vantaggio principale di poter gestire 60 piste PCIe. I produttori ne assegnano 48 per l’utilizzo di schede grafiche e 12 per lo storage SSD PCIe 3.0 x4 consentendo l’abilitazione di configurazioni multi-GPU x16/x8/x16/x8 o x16/x16/x16, entrambe non possibili con i processori Intel Core X.
Come schede madri basate su chipset X399 (socket TR4) citiamo, a titolo esemplificativo: ASRock X399 Taichi; Gigabyte X399 AORUS PRO; MSI MEG X399 CREATION.
Le schede madri X399 non sono compatibili con i più recenti processori Ryzen Threadripper 3000 (socket TRX40). Alcuni esempi di queste motherboard top di gamma: Asus TRX40-Pro Prime; MSI TRX40 Creator; Asus TRX40 ROG Zenith II Extreme; Asus TRX40-E Gaming ROG Strix.
Di solito per gli utilizzi “basici” una scheda madre dal costo superiore agli 80 euro è inutile, a meno che non si abbia realmente bisogno delle opzioni di espansione che vengono messe a disposizione. Al di sopra dei 90 euro si troveranno schede destinate a chi effettua l’overclocking o quelle che forniscono funzionalità spiccatamente gaming: migliori controller per i dispositivi di I/O, minore latenza di rete e così via.
Il consumo delle schede madri è nella maggior parte dei casi inferiore ai 10 W, a seconda del produttore e del socket. Ad esempio, l’LGA 1150 (processori Intel Haswell) è di circa 4-6 W. Ovviamente il consumo è funzione dei chip aggiuntivi che il produttore decide di introdurre: una seconda Ethernet, audio migliore e così via.
Per gli utenti più smaliziati può essere un aspetto banale ma è ovviamente importante accertarsi che il case che si acquista integri gli ancoraggi per la scheda madre che si sceglie.