Microsoft è di nuovo nel mirino dell’antitrust europea. La giornata di oggi ha registrato gli strali di Joaquin Almunia (nella foto a lato), Commissario europeo col portafoglio della Concorrenza, che ha ventilato la possibilità di utilizzare il “pugno duro” con il colosso di Redmond. “Diamo molta importanza al rispetto delle nostre decisioni“, ha dichiarato Almunia nel corso di una conferenza stampa. “Ho fiducia nel fatto che i report siano accurati. Ma questa volta sembra non essere andata così, e quindi abbiamo preso subito provvedimenti“, ha aggiunto.
Il Commissario europeo si riferisce al provvedimento che era stato emesso nel 2009 e che obbligava Microsoft ad inserire nei suoi sistemi operativi una schermata per la scelta del browser da utilizzare in modo predefinito. Il caso fu aperto in seguito alla denuncia presentata dinanzi alle autorità europee da parte della norvegese Opera che aveva criticato come Microsoft fosse di fatto favorita nel mercato dei browser proponendo, in Windows, unicamente il suo Internet Explorer e senza citare i prodotti dei concorrenti.
La soluzione che è stata adottata per mettere d’accordo tutte le parti coinvolte, consisteva nell’adozione del “ballot screen” (vedere questi nostri articoli), una schermata che – dopo l’installazione del sistema operativo – permetteva agli utenti europei di scaricare eventualmente un browser alternativo ad Internet Explorer e di configurarlo come applicazione predefinita per la navigazione sul web.
Secondo la Commissione Europea, Microsoft non avrebbe rispettato i patti non visualizzando sempre tale schermata. Ed è proprio questo comportamento che i responsabili dell’antitrust non hanno digerito anticipando il possibile arrivo di una sanzione.
Da parte sua, Microsoft ha deciso di intervenire immediatamente con un commento: “abbiamo preso provvedimenti immediati per risolvere il problema, siamo molto dispiaciuti che si sia verificato questo inconveniente e ce ne scusiamo“. L’azienda guidata da Steve Ballmer, insomma, conferma l’esistenza della problematica ed ammette che in taluni casi l’esposizione del “ballot screen” non avvenga.
La mancata visualizzazione della finestra di scelta del browser di default avverrebbe esclusivamente sui quei sistemi Windows 7 che vengono proposti con il pacchetto di aggiornamento Service Pack 1 installato.