In questi giorni ferragostani si fa un gran parlare di Sarahah, un’app per dispositivi Android e iOS che, sviluppata in Arabia Saudita, sta “spopolando” anche in occidente evidenziando un trend di crescita dirompente (la versione per Android ha ottenuto circa 10 milioni di download in pochi giorni).
Sarahah è una parola araba che significa onestà e l’applicazione altro non è che l’ennesimo client di messaggistica istantanea. Diversamente dalle altre app similari, però, Sarahah offre la possibilità di inviare e ricevere messaggi anonimi. L’identità del mittente di una comunicazione non può quindi essere accertata e Sarahah aiuta i suoi utenti a scrivere cose che, diversamente, non sarebbero in alcun modo veicolabili.
Inutile dire che Sarahah ha fatto subito presa sul “pubblico” più giovane, nonostante i rischi intrinseci derivanti dall’utilizzo dell’app.
Sebbene gli autori di Sarahah abbiano anticipato di voler porre in essere una serie di misure per combattere il fenomeno dell’hate speech, è evidente come la natura dell’applicazione favorisca, per esempio, fenomeni di cyberbullismo.
C’era bisogno di un’app come Sarahah? Molto probabilmente no. Anche perché l’iscriversi per poi essere disposti a ricevere messaggi anonimi con qualunque genere di contenuto non sembra esattamente un’idea geniale.
Eppure, Sarahah dimostra due cose: in primis non ci sono limiti per la diffusione di un’app su scala planetaria. Non importa che un’app sia nata nei Paesi arabi perché essa abbia successo nei Paesi occidentali (e viceversa). Per secondo, non importa che un’app sia qualitativamente perfetta perché abbia successo.
Sarahah, purtroppo, ha diverse mancanze: molte funzionalità, come quella di ricerca, appaiono ancora abbondantemente acerbe e gli sviluppatori non sembrano aver usato particolari misure di sicurezza, tanto meno la crittografia end-to-end.
Proprio per questo motivo, Sarahah non offre un reale anonimato ma solo un “falso senso di anonimato”.
Per la semplicità con cui è possibile stabilire da quale indirizzo IP pubblico proviene un’ingiuria, Sarahah espone comunque a rischi di vertenze legali.
Quando ci si registra su Sarahah si debbono fornire i propri dati e diverse informazioni, tra cui gli indirizzi IP, vengono continuamente memorizzate. Attenzione quindi.
Sarahah è disponibile sia sul Play Store a questo indirizzo che per i dispositivi Apple iOS oltre che nella versione web.