Una delle principali novità delle schede grafiche AMD basate sull’architettura Fiji è l’impiego dei chip di memoria HBM (High Bandwidth Memory). Il loro principale vantaggio risiede nella riduzione dei tempi di risposta delle applicazioni e nei minori consumi energetici. Le memorie HBM, inoltre, dispongono di un bus più ampio operando a frequenze inferiori. Ma, soprattutto, occupano molto meno spazio rispetto alle GDDR5.
All’atto pratico la prima generazione delle HBM non presenta differenze marcate, in termini prestazionali, rispetto alle GDDR5. Un aspetto, questo, destinato a mutare con il lancio delle nuove HBM2.
Samsung ha annunciato di aver avviato la produzione delle memorie HBM2, le HBM di seconda generazione, nel taglio da 4 GB.
Per la realizzazione delle HBM2 vengono usati quattro livelli da 8 Gbit (1 GB) con un processo di fabbricazione che utilizza 5.000 interconnessioni per collegare ciascun livello. Anziché lavorare su un piano, quindi, la memoria si sviluppa in verticale così da creare chip molto più compatti.
Samsung spiega che ogni chip HBM2 raddoppia l’ampiezza di banda della prima generazione di HBM passando da 128 Gbps a 256 Gbps.
Le schede video AMD R9 Fury impiegano diversi moduli HBM di prima generazione offrendo un totale di 512 GB/s (4.096 Gbps) di banda attraverso il controller della memoria.
Per fare un paragone, una scheda basata su architettura NVIDIA Maxwell come la GTX 980 Ti, offre una banda di 480 GB/s usando memorie GDDR5.
Con le HBM2, però, il quadro sembra destinato a cambiare radicalmente con benefici in termini di ampiezza di banda a favore delle nuove memorie ora realizzate da Samsung.
La società sudcoreana ha anticipato che presto inizierà anche la costruzione di memorie HBM2 da 8 GB che, paragonate alla GDDR5, consentiranno di risparmiare fino al 95% di spazio.