Rufus, trucchi e segreti del programma che crea supporti avviabili

Rufus è un'applicazione versatile e gratuita che consente di creare unità USB avviabili per l'installazione di sistemi operativi come Windows e Linux. Oltre alla sua funzione primaria, offre diverse opzioni avanzate, come la personalizzazione dei supporti di installazione, la rimozione dei requisiti di sistema per Windows 11 e l'utilizzo di Windows To Go. Esploriamo nel dettaglio queste funzionalità meno conosciute.

Rilasciata nel 2011 nella sua prima versione, Rufus è divenuta in poco tempo una delle utilità più conosciute, apprezzate e utilizzate. Lo sviluppatore, Pete Batard, ha realizzato un’applicazione completa e versatile che permette di creare supporti avviabili per l’installazione di Windows, Linux e per l’esecuzione in modalità “live” (senza installazione) delle principali distribuzioni del pinguino.

Gratuito e open source (su GitHub è pubblicato e costantemente aggiornato il sorgente di Rufus), il programma è progettato principalmente per creare unità USB avviabili. È particolarmente utile in contesti come l’installazione di sistemi operativi o il recupero di dati su computer che non possono avviarsi correttamente. Come vediamo più avanti, tuttavia, Rufus può essere utilizzato per molti altri scopi come:

  • Personalizzazione dei supporti d’installazione.
  • Rimozione dei requisiti per l’installazione di Windows 11.
  • Utilizzo di Windows To Go per avviare un’installazione funzionante del sistema operativo dal supporto rimovibile.
  • Creazione di un’immagine di qualunque supporto.

Nella guida all’uso abbiamo già descritto i “rudimenti” di Rufus. In questo articolo ci concentriamo sulle funzionalità meno conosciute, che meritano un approfondimento.

Rufus: versione portabile

Non è strettamente necessario eseguire l’installazione di Rufus su un sistema Windows per utilizzare l’applicazione. La pagina di download di Rufus contiene anche il link Rufus portatile: scaricando l’eseguibile (contiene una “p” finale) è possibile avviare l’utilità da qualunque cartella senza installare nulla.

La versione portabile di Rufus non scrive in nessuna locazione di memoria e non “sporca” il registro di sistema. Dopo l’avvio del programma sono comunque creati il file rufus.ini e una sottodirectory chiamata Rufus nella stessa cartella in cui si trova l’eseguibile.

Il file rufus.ini può essere aperto con un normale editor di testo e contiene le preferenze del programma impostate attraverso la sua interfaccia.

Nella cartella Rufus, invece, l’utilità memorizza i log o registri delle attività espletate. Si possono trovare anche file temporanei, driver o script aggiuntivi, configurazioni personalizzate, file di identificazione delle immagini ISO.

Scelta del dispositivo o unità da usare

Dopo aver collegato un’unità di memorizzazione esterna (dalla classica chiavetta esterna, fino all’SSD USB più performante…), è necessario verificare che nel menu a tendina Dispositivo/unità, dell’interfaccia di Rufus, compaia il riferimento corretto.

Rufus riconosce anche i dispositivi USB collegati al sistema in cui non sono presenti partizioni: pensa poi l’utilità a creare lo schema delle partizioni, a formattarle con il file system corretto e a caricare i file per l’installazione del sistema operativo selezionato estraendo il contenuto dell’immagine ISO.

L’unità potrebbe non avere assegnata una lettera identificativa: questo succede quando Windows non supporta il file system utilizzato nel supporto di memorizzazione esterno.

L’importante, tuttavia, è che attraverso il menu Dispositivo/unità si riesca a identificare il supporto sul quale scrivere utilizzando Rufus. Nel caso in cui non dovesse apparire, suggeriamo di cercarlo premendo Windows+X quindi scegliendo Gestione disco. In caso di difficoltà, suggeriamo di ripristinare l’unità servendosi della procedura che permette di formattare il supporto USB e cancellare i dati definitivamente.

Download di Windows con Rufus

Per creare il supporto d’installazione di una qualunque versione del sistema operativo Microsoft (a partire da Windows 7 per arrivare a Windows 11), Rufus offre la possibilità di effettuare il download di Windows. Si tratta di una funzione che risparmia all’utente di dover cercare la pagina di download corretta e procedere in modo manuale.

Per effettuare il download di Windows con Rufus è essenziale rispondere alla domanda Vuoi permettere a Rufus di controllare gli aggiornamenti online? Diversamente l’opzione Download non apparirà nell’interfaccia di Rufus.

Cliccando sulla freccia a destra del pulsante Seleziona nell’interfaccia principale di Rufus, la voce Download permette di scegliere il sistema operativo che si vuole installare utilizzando il supporto USB collegato con il sistema.

Rufus, download automatico Windows

Per ciascuna versione di Windows è possibile selezionare la versione (feature update), l’edizione, la lingua e l’architettura. Rufus effettua il download dell’immagine del supporto d’installazione di Windows in formato ISO attingendo direttamente ai server Microsoft.

Unità USB avviabili: compatibili con UEFI e con i sistemi più vecchi. Il rapporto con Secure Boot

Com’è immediato notare, in corrispondenza di Tipo sistema destinazione è possibile specificare su quali macchine sarà utilizzato il supporto avviabile creato con Rufus.

Selezionando GPT come schema di partizione, l’unica opzione che compare è UEFI (non CSM): l’unità USB con i file d’installazione di Windows sarà cioè utilizzabile soltanto sui sistemi con BIOS UEFI recenti.

Scegliendo viceversa MBR, si può avviare il contenuto del supporto da BIOS legacy o UEFI in modalità di compatibilità (CSM, Compatibility Support Mode).

In altri nostri articolo abbiamo visto cosa significa CSM nel caso del BIOS UEFI e presentato le differenze tra MBR e GPT.

Opzioni principali interfaccia Rufus

Fino a qualche tempo fa Rufus non consentiva di predisporre supporti avviabili compatibili con Secure Boot. Questo perché le unità di boot create con Rufus utilizzano UEFI:NTFS, un bootloader generico rilasciato sotto licenza GNU GPLv3 che consente l’avvio di unità NTFS ed exFAT utilizzando la modalità UEFI pura.

Dal momento che UEFI:NTFS è un progetto GPLv3 non poteva ottenere la certificazione Microsoft e non poteva essere autorizzato a livello di Secure Boot.

Batard ha trovato però la soluzione: UEFI:NTFS si serve adesso di un driver firmato e compatibile con Secure Boot: ntfs-3g. In questo modo tutti i supporti creati con le versioni più recenti di Rufus risultano perfettamente avviabili anche sui sistemi ove Secure Boot risulta abilitato. In un altro articolo abbiamo spiegato come Rufus è diventato compatibile con Secure Boot.

Rimozione dei requisiti per l’installazione di Windows 11

Con il rilascio di Windows 11, Microsoft ha deciso di rendere più severi i requisiti per l’installazione del sistema operativo. Utilizzando alcuni semplici espedienti è però possibile installare Windows 11 su PC non compatibili.

Rufus ha fatto proprie queste tecniche permettendo la creazione di un supporto avviabile di Windows 11 per installare il sistema operativo su qualunque macchina, anche sulle più vecchie.

Va tenuto presente che Microsoft non garantisce il supporto di Windows 11 sulle macchine che non soddisfano i requisiti minimi. Inoltre, anche se per il momento non è successo, Microsoft ha chiarito che i sistemi non compatibili con Windows 11 potrebbero non ricevere più gli aggiornamenti attraverso Windows Update.

Personalizzare installazione Windows con Rufus

Rufus riesce a capire se un file ISO contenga l’immagine del supporto d’installazione di Windows 11: in questo caso, cliccando sul pulsante Avvia, vengono proposte alcune caselle che, una volta spuntate, permettono di modificare i file del sistema operativo in modo da superare i controlli sulla presenza e sull’abilitazione del chip TPM 2.0, sull’utilizzo della funzionalità di protezione Secure Boot, sull’impiego di unità da almeno 64 GB e di 4 GB di memoria RAM o più.

Personalizzazione dell’installazione di Windows

Per velocizzare la fase finale dell’installazione di Windows 11, detta OOBE (Out-of-box-experience), è possibile spuntare la casella Disabilita raccolta dati (salta domande su privacy). In questo modo Rufus genera un supporto d’installazione di Windows che permette di superare tutte le domande finali e installare il sistema senza account Microsoft.

Spuntando le altre caselle, che risultano abilitate per impostazione predefinita, si può evitare l’obbligo legato all’utilizzo di un account Microsoft (Rimuovi requisiti per Microsoft account online) e disporre la creazione, invece, di un account locale con il nome che più si preferisce.

La casella Imposta opzioni regionali agli stessi valori di questo utente, se attivata, indica a Rufus di estrarre le impostazioni regionali dell’installazione di Windows in uso e replicarle tal quali nel supporto di installazione USB che si sta generando.

Ancora, Disabilita la crittografia automatica dei dispositivi BitLocker, evita che Windows abili per impostazione predefinita la cifratura dei dati sull’unità di sistema, anche con le edizioni Home del sistema operativo. In un altro articolo abbiamo visto perché e quando BitLocker è in funzione su Windows 10 Home e Windows 11 Home.

Nel caso in cui si scegliesse una ISO di Windows 10 nell’interfaccia di Rufus, alla pressione del pulsante Avvia tutte le personalizzazioni saranno proposte, ad eccezione di Rimuovi requisiti per 4GB+ RAM, Secure Boot e TPM 2.0 e di Rimuovi requisiti per Microsoft account online.

Personalizzare immagine ISO Windows 10

Windows è avviabile dal supporto USB con Rufus e Windows To Go

Nonostante Windows To Go sia una funzione che Microsoft ha ormai deciso di accantonare, Rufus – come altre utilità – permette di installare il sistema nel supporto USB indicato.

Lasciando inserito il supporto USB all’avvio del computer, Windows si avvierà da tale supporto. Grazie a Rufus e Windows To Go è possibile provare una nuova versione di Windows in anteprima o portare sempre con sé un’installazione del sistema operativo sempre funzionante, indipendentemente dalla configurazione del PC.

Per configurare un’unità con Windows To Go, basta indicare il file ISO da utilizzare quindi scegliere la voce Windows To Go dal menu a tendina Opzioni immagine.

Windows To Go Rufus

Dopo aver cliccato su Avvia, Rufus chiede quale edizione del sistema operativo selezionato si desidera caricare nel supporto rimovibile.

Scegliere edizione Windows con Windows To Go e Rufus

In un altro nostro articolo, abbiamo presentato nel dettaglio la possibilità di installare Windows in una chiavetta USB o in un’altra unità esterna con Rufus e altre utilità.

Il supporto rimovibile deve essere performante

È ovviamente essenziale installare Windows (ad esempio Windows 10 o Windows 11) in un supporto USB “Gen 1” (5 Gbps), “Gen 2” (10 Gbps), “Gen 2×2” (20 Gbps) oppure “Gen 3×2” (40 Gbps) e accertarsi che la porta USB disponibile sul PC sia compatibile: diversamente le prestazioni di Windows, una volta in esecuzione dall’unità rimovibile, non saranno affatto soddisfacenti.

Anche durante la preparazione di un’unità Windows To Go, è possibile disattivare le domande presentate da Windows nella fase OOBE. Inoltre si può eventualmente evitare che il sistema installato nel supporto USB sia in grado di accedere alle unità fisiche presenti internamente (Previeni Windows To Go dall’accesso ai dischi interni).

Personalizzare Windows To Go

Nel caso di Windows 11, Rufus permette di superare tutti i requisiti minimi spuntando le caselle già viste in precedenza. Aggiunge inoltre l’opzione Rimuovi requisiti per Microsoft account online, già vista in precedenza, per evitare di legare l’utente all’uso di un account Microsoft.

Creare l’immagine dei supporti d’installazione

Quando si lavora con una soluzione per la virtualizzazione, capita spesso di avere la necessità di disporre di un’immagine aggiornata di un supporto d’installazione.

Cliccando sull’icona del dischetto posta accanto al menu a tendina Dispositivo/unità, Rufus consente di creare un’immagine in formato VHDX, VHD o FFU del supporto collegato con il PC. L’immagine, salvata in locale sotto forma di file, può essere utilizzata per qualsiasi esigenza.

Note conclusive

L’icona Registro eventi posta nella parte inferiore della finestra principale di Rufus permette, una volta cliccata, di verificare le operazioni che l’utilità pone in essere.

Rufus ad oggi non consente di inserire più sistemi operativi nello stesso supporto USB: per questa specifica esigenze c’è Ventoy. Anche questo programma consente di superare le verifiche sulla compatibilità del sistema in uso con Windows 11.

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