Synology è principalmente conosciuta per i suoi server NAS. La forza di questi dispositivi per lo storage sicuro dei dati e per la gestione dei backup, anche tra sedi differenti, non è solo nell’hardware (sono disponibili prodotti per le grandi aziende, per le imprese di più piccole dimensioni, per gli studi professionali e per gli utenti privati) ma anche nel sistema operativo preinstallato.
Come abbiamo visto negli articoli che abbiamo dedicato ai prodotti Synology, fiore all’occhiello dei server NAS progettati, prodotti e commercializzati dall’azienda taiwanese è il software DiskStation Manager (DSM), frutto del lavoro e delle ottimizzazioni di tanti anni.
Proprio dall’esperienza maturata con DSM, più di recente è nato il software Synology Router Manager (SRM), sistema operativo sviluppato da Synology per i suoi nuovi router.
L’anno scorso Synology presentò RT2600ac, il suo secondo router WiFi capace di offrire moltissime funzionalità di base ampliabili e personalizzabili proprio grazie a SRM.
Il router RT2600ac arrivava già con grandi ambizioni: si tratta di un dispositivo WiFi MU-MIMO 802.11 ac capace di gestire fino a 800 Mbps sulla banda dei 2,4 GHz e fino a 1733 Mbps sui 5 GHz (dual-band, quad-stream); dotato di 2 porte USB (una 2.0 e l’altra 3.0) e addirittura lettore di schede SD con supporto per il beamforming ovvero in grado di direzionare il segnale laddove sono fisicamente dislocati i dispositivi client.
Synology RT2600ac, cosa non comune tra i router della sua stessa categoria, consente di gestire anche il fail-over della connessione di rete: dispone infatti di due porte Ethernet WAN: una delle due è configurata di default come porta LAN ma essa può essere trasformata in WAN2 così da garantire la disponibilità del collegamento Internet nel caso in cui vi fossero problemi con il provider principale sulla porta WAN1.
Il dispositivo offre anche una solida gestione QoS (Quality-of-Service) così da attivare la prioritizzazione del traffico: flussi di dati non indispensabili non rallenteranno più quelli ritenuti più importanti.
Synology Router Manager (SRM) 1.2: come configurare una rete WiFi mesh
Di recente Synology ha presentato SRM 1.2, l’ultima versione del sistema operativo per i suoi router insieme con il nuovissimo router mesh MR2200ac.
Con il lancio di SRM 1.2, Synology ha confermato quell’approccio vincente già ben noto ai possessori dei suoi NAS. Facendo leva sugli aggiornamenti destinati al suo sistema operativo, di versione in versione Synology aggiunge nuove funzionalità.
La più interessante in assoluto è quella che permette di creare in pochi minuti una rete WiFi mesh veloce e affidabile: vedere Rete mesh, cos’è e come funziona.
Il nuovo router Synology MR2200ac può essere infatti utilizzato anche da solo (il segnale WiFi copre fino a 185 m2) ma accoppiando altri dispositivi analoghi e disponendoli in maniera corretta si può estendere il raggio di copertura di ulteriori 185 m2. Abbinando MR2200ac con il router RT2600ac è possibile godere di un raggio di copertura pari ad almeno 460 m2.
Si potrà così allestire ben più del classico sistema WiFi: grazie alla configurazione mesh a casa, in ufficio o in azienda si potrà approntare un’unica rete WiFi che segue l’utente quando passa da un ambiente all’altro, con lo stesso SSID e con le medesime performance. Il collegamento WiFi è reso stabile e prestazionale scongiurando quelle disconnessioni tipiche delle soluzioni di tipo tradizionale.
I router Synology permettono di allestire una rete WiFi mesh in pochi minuti: per procedere in tal senso, indipendentemente dalla configurazione scelta (router RT2600ac più MR2200ac oppure più router MR2200ac), basta accedere al pannello di configurazione, fare clic sull’icona Wi-Fi Connect quindi su Punto Wi-Fi.
Con un semplice clic sul pulsante Aggiungi è possibile configurare uno o più punti di accesso per la rete WiFi mesh. Il router impostato come principale provvederà a collegarsi con i vari punti di accesso dislocati nell’edificio: basta solo collegare alla rete elettrica i router Synology aggiuntivi e attendere che il led blu frontale inizi a lampeggiare.
Cliccando su Punti Wi-Fi pronti SRM provvederà a configurare automaticamente ciascun router aggiornando anche la versione del software installata.
Al termine dell’operazione la rete WiFi mesh risulterà già attiva e funzionante: i dispositivi client potranno connettersi a Internet tramite il router impostato come principale o, indifferentemente, attraverso le altre unità aggiunte nella finestra Wi-Fi Connect.
Ogni router parte integrante della rete WiFi mesh può essere gestito singolarmente e cliccando su Test sulle prestazioni di Wi-Fi Point è possibile controllare le performance durante il trasferimento dati di ciascun router.
Queste informazioni combinate con quelle rilevabili accedendo alla finestra Dettagli, Rete (è ovviamente possibile fare riferimento ai led disposti sulla parte frontale del router) consentono di posizionare al meglio i router che compongono la rete mesh ottimizzando la ricezione del segnale e la velocità di trasferimento dati.
Per allestire una rete WiFi mesh usando i dispositivi Synology è essenziale che essi siano aggiornati alla versione del sistema operativo SRM 1.2: le release precedenti, infatti, non supportano questa possibilità né offrono molto delle funzionalità avanzate illustrate nel seguito.
Tecnologia anti-intrusione, controllo di accesso e VPN
Secondo il Report Cisco VNI, Strategy Analytics, entro il 2020 in ogni abitazione ci saranno almeno 35 dispositivi connessi a Internet. Un numero impensabile fino a ieri che crescerà rapidamente con la diffusione dei device smart per l’Internet delle Cose (IoT).
I router Synology, grazie a SRM 1.2, fanno proprie le tecnologie anti-intrusione di livello business ispezionando il traffico in ingresso e in uscita e bloccando tutti i pacchetti malevoli.
Gli amministratori possono definire politiche di sicurezza personalizzare, verificare i dispositivi connessi al router bloccando (anche temporaneamente) quelli che causano problemi, impedire il download di contenuti potenzialmente dannosi da qualunque dispositivo collegato (grazie al supporto di Google Safe Browsing).
Il bello è che le informazioni utilizzate da SRM per proteggere router e client connessi vengono automaticamente aggiornate, su base periodica, accedendo ai server Synology.
Sono presenti un completo firewall dual-stack (IPv4/IPv6), il blocco automatico degli accessi e il meccanismo di autenticazione a due fattori.
Proprio la gestione degli accessi è uno dei punti di forza di SRM 1.2 e dei router Synology: cliccando sull’icona Safe Access si possono definire più profili per le varie tipologie di utenti che si collegano con il router per accedere a Internet.
Da un’unica interfaccia si possono definire i tempi di utilizzo della connessione, i siti web che possono essere visitati e i servizi utilizzabili, filtrare i risultati delle ricerche, gestire eventuali richieste di sblocco.
La funzionalità Safe Access è molto più di un semplice parental control perché consente di limitare la libertà d’azione sulla rete Internet anche all’interno di gruppo di lavoro più o meno ampi.
Portandosi nel Centro pacchetti e installando VPN Plus Server è possibile trasformare il router Synology in un potente server VPN, utile per stabilire connessioni remote in modalità sicura. Impostando un server VPN sul router ci si potrà collegare a distanza alla rete LAN di casa o dell’ufficio accedendo alle risorse condivise e navigando in rete così come se si fosse fisicamente presenti (tra i vari servizi supportati c’è anche OpenVPN).
SRM 1.2 offre anche la modalità di connessione WebVPN: essa permette di collegarsi al server VPN senza installare alcun software client, ricorrendo unicamente al browser web. È possibile anche abilitare esclusivamente le sessioni di desktop remoto in modo tale che i client possano accedere via VPN solo a server RDP o VNC configurati in locale.
Sempre facendo riferimento al Centro pacchetti si possono installare diverse applicazioni aggiuntive per estendere ulteriormente le funzionalità del router Synology.
Citiamo Cloud Station, per gestire il backup e la sincronizzazione dei file; Server media, per allestire un completo e versatile media server; Download Station, per automatizzare il download dei file da web, FTP, BitTorrent e altri protocolli; DNS Server e Radius Server.
Tutti i router Synology possono anche accogliere una chiavetta 3G/4G e supportano la negoziazione di connessioni PPPoE (Point-to-Point Protocol over Ethernet). I router Synology collegati a valle di un modem possono essere utilizzati per stabilire un’altra connessione PPPoE con il provider Internet, diversa da quella stabilita dal modem. Il fornitore di accesso a Internet assegnerà al router Synology un indirizzo IP pubblico diverso da quello attribuito al modem: ne abbiamo parlato nell’articolo Modem Telecom: come configurarlo e come affiancarlo a un router.
MR2200ac può essere configurato come router wireless (verrà creata una rete differente rispetto al dispositivo che offre la connessione WAN) o access point wireless (stessa rete del dispositivo collegato sulla porta WAN) mentre RT2600ac anche come ripetitore.
MR2200ac guarda al futuro essendo anche uno dei primi router Wi Fi certificati WPA3 (vedere WPA3, cos’è e come funziona: più sicurezza per le reti WiFi) ed è tri-band essendo in grado di gestire due bande sui 5 GHz (fino a 867 Mbps ciascuna) e una sui 2,4 GHz (fino a 400 Mbps).
Maggiori informazioni su SRM 1.2 sono disponibili in questa pagina.