Risparmiare traffico dati su Android con Google Triangle

Per il momento riservata ai soli mercati emergenti, l'app Google Triangle consente di risparmiare traffico dati quando si usa la connessione mobile dell'operato di telefonia con un terminale Android. Installandola manualmente, Triangle si può usare anche in Italia.
Risparmiare traffico dati su Android con Google Triangle

Google sta lavorando su una nuova app che consentirà di risparmiare traffico dati su Android. Chiamata Triangle, si occupa di rilevare quante informazioni vengono scambiate da tutte le app installate sul dispositivo mobile e di bloccare quelle che consumano un quantitativo dati elevati (portando così a una rapida erosione della soglia mensile imposta dall’operatore di telefonia mobile).
Vi ricordate del progetto di Google di lanciare una sua VPN (WiFi pubbliche più sicure con la VPN di Google)? Sembrava che il progetto fosse ormai andato perduto. In realtà con Triangle viene ufficialmente riportato in auge.


Per ottimizzare i dati che fluiscono tra dispositivo locale e server remoti, Triangle fa transitare tutte le informazioni attraverso la rete VPN di Google.
La società di Mountain View assicura che nessun dato viene registrato o comunque “loggato” avendo massimo rispetto per l’altrui privacy ma l’idea potrebbe non andare a genio a diversi utenti.


Il funzionamento, da questo punto di vista, ricorda da vicino quello di Opera Max, applicazione che – essa stessa – attiva un tunnel VPN SPDY così da comprimere efficacemente le informazioni tra client Android e server remoti: Consumare meno dati Internet con Android.

Google Triangle, comunque, funziona molto bene e permette di risparmiare traffico dati su Android ogniqualvolta si attiva la connessione dati mobile.

Triangle consente di sapere quanti dati si sono consumati ogni giorno o all’interno della finestra temporale specificata. Inoltre, permette di bloccare le singole app – evitando che esse comunichino con la rete Internet – per brevi periodi di tempo oppure “per sempre”.


Triangle è ovviamente in grado di riconoscere i componenti di Android che non devono essere bloccati, pena il funzionamento instabile o anomalo del sistema operativo.

L’applicazione è per il momento destinata ai soli mercati emergenti. Portandosi nella scheda sul Play Store, infatti, si sarà impossibilitati a installarla.
Chi volesse provarla, però, può scaricarla e installarla manualmente utilizzando il file APK prelevabile a questo indirizzo su APK Mirror.

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