L’esperto di sicurezza Graham Cluley, nelle fila di Sophos – nota società sviluppatrice di soluzioni per la protezione malware e la difesa dei dati personali -, ha tuonato contro Facebook. Il ricercatore ha infatti accusato il social network di Mark Zuckerberg di introdurre innovazioni che portano con sé importanti implicazioni dal punto di vista della privacy in modo un po´ troppo affrettato e senza avvisare adeguatamente gli utenti registrati.
Cluley punta il dito contro la funzionalità che consente a Facebook di riconoscere automaticamente i volti degli utenti raffigurati nelle foto via a via caricate online. L'”inedita” caratteristica era stata messa a disposizione, lo scorso anno, dei soli utenti americani mentre da oggi il suo impiego è stato esteso a tutto il mondo.
“Ci sono miliardi di foto sui server di Facebook“, osserva Cluley. “Mano a mano che i vostri amici caricheranno online i loro album fotografici, Facebook proverà a determinare se il vostro volto compaia in tali foto. Nel caso in cui dovessero essere rilevate una o più corrispondenze, il social network potrebbe suggerire ai vostri amici di “taggare” le foto col vostro nome“.
Facebook non offre agli utenti registrati alcun meccanismo di pre-approvazione delle operazioni di “tagging” effettuate da terzi: si potrà eventualmente annullare l’operazione solo a posteriori intervenendo direttamente sulle foto.
Il consulente di Sophos critica Facebook soprattutto per il fatto di non aver tempestivamente informato gli “abbonati al servizio” circa la novità introdotta. E riassume i passi da seguire per evitare che il social network in blu effettui un riconoscimento facciale automatizzato suggerendo a terzi il vostro nominativo: per procedere è necessario cliccare su Account, Impostazioni sulla privacy, scegliere Personalizza impostazioni, portarsi in corrispondenza della dizione “Elementi condivisi dagli altri” quindi cliccare sul pulsante “Modifica impostazioni” posto accanto a “Suggerisci agli amici le foto in cui ci sono io – Quando assomiglio a una persona nelle foto, suggerisci il mio nome“.
Se, nella finestra seguente, è riportato “Sì“, significa che la funzionalità di riconoscimento facciale è abilitata: optando per “No” si farà in modo che il proprio volto non venga automaticamente rilevato nelle foto pubblicate online da parte di terzi.
Sophos aveva indirizzato, qualche tempo fa, una “lettera aperta” a Facebook richiedendo che certe funzionalità – con un notevole impatto in tema di privacy – venissero attivate solo dietro esplicito consenso dell’utente (opt-in) e non, viceversa, che debba essere quest’ultimo a disabilitarle, eventualmente, in modo manuale (opt-out).