SPID, acronimo di Sistema Pubblico di Identità Digitale, è un meccanismo per l’autenticazione degli utenti tutto italiano che consente di effettuare il login sui siti della pubblica amministrazione e su quelli delle imprese private che vogliono abbracciare lo stesso sistema senza doversi ricordare decine di coppie nome utente-password.
Richiedere SPID è divenuta un’esigenza sempre più pressante perché, ad esempio, ben 500.000 nati nel 1998 dovranno servirsi di questo sistema unico di login se vorranno avere la possibilità di accedere al “bonus cultura” di 500 euro previsto dal Governo: Bonus cultura, i 500 euro spendibili anche su Amazon.
A giudicare dalle email che ci sono arrivate dai nostri lettori nelle ultime settimane, c’è ancora grande incertezza sulla procedura da seguire per la richiesta SPID.
Come richiedere SPID
Fino ad oggi SPID non ha ancora propriamente entusiasmato l’utenza. L’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) ad inizio agosto aveva dichiarato di aver rilevato la registrazione di appena 86.000 account SPID: SPID, sino a oggi solo 86.000 attivazioni.
Se si pensa che da qui al 31 dicembre 2016 saranno 550.000 i giovani neo-maggiorenni che potranno accedere al “bonus cultura”, le richieste di attivazione di nuovi account SPID potrebbero rapidamente superare il mezzo milione di unità.
Sì, perché per l’accesso al sito web 18app.italia.it, condicio sine qua non è proprio l’autenticazione con SPID.
Ad oggi permangono diverse criticità nel richiedere SPID; una procedura che da molti utenti viene definita ancora troppo cervellotica e farraginosa.
Nei seguenti articoli, pubblicati in passato, abbiamo visto che cos’è SPID e quali fornitori accreditati dall’AgID (detti Identity provider) sono autorizzati a fornire le credenziali di accesso al sistema (identità digitali) e a gestire i processi di autenticazione degli utenti.
A tre nomi inizialmente presentati – TIM, Poste e InfoCert – si sono successivamente aggiunti anche SIELTE e Aruba (quest’ultima non ancora indicata nella lista degli Identity provider sul sito AgID; vedere Anche Aruba gestirà le identità digitali SPID, cosa significa).
Nel prossimo futuro, poi dovrebbero debuttare in veste di fornitori altri soggetti grazie alla recente apertura del mercato: SPID, i gestori non saranno più soltanto tre.
L’elenco aggiornato degli Identity provider è pubblicato sul sito di AgID a questo indirizzo.
Come scegliere l’identity provider e richiedere SPID
Per richiedere SPID si possono utilizzare molteplici sistemi.
L’obiettivo, evidentemente, è quello di certificare al fornitore la propria identità: una volta che questi l’avrà accertata, provvederà immediatamente al rilascio dell’identità digitale SPID.
Mettiamo da parte, ovviamente, l’autenticazione de visu: nel 2016 è impensabile dover percorrere chilometri per recarsi presso un ufficio autorizzato dell’Identity provider con documenti cartacei alla mano.
Citiamo a tal proposito solo “l’ancora di salvezza” offerta da Poste Italiane che consiste nell’autenticazione presso un ufficio postale o a domicilio da un incaricato di Poste (a pagamento).
A questo indirizzo Poste indica tutte le varie metodologie utilizzabili per ricevere un’identità digitale SPID.
Posto il fatto che i clienti BancoPosta, già identificati al momento dell’attivazione di un conto corrente, possono immediatamente accedere a SPID (ad esempio richiedendo il codice di autenticazione via SMS o app PosteID, sulla numerazione già nota a Poste Italiane) richiedere SPID è pressoché immediato anche per coloro che dispongono di una CNS precedentemente attivata, di una carta d’identità elettronica o di una firma qualificata.
Se si fosse residenti in una delle Regioni che offrono la possibilità di attivare la Carta nazionale dei servizi (CNS TS) e si disponesse del relativo lettore di smart card (vedere Attivazione tessera sanitaria per accedere ai servizi della PA) la tessera sanitaria può tradursi nello strumento più immediato per richiedere SPID.
Prima di procedere è bene controllare il corretto collegamento del lettore e verificare di aver installato tutto il software per il corretto funzionamento dell’autenticazione via CNS.
Noi abbiamo inviato la richiesta di un’identità digitale SPID a Poste con Google Chrome, che condivide con Internet Explorer ed Edge i certificati caricati sul sistema Windows. In caso di problemi, suggeriamo di cancellare la cache del browser e riavviarlo.
Accedendo a questa pagina quindi cliccando su Avvia identificazione il browser chiederà di selezionare il proprio certificato digitale (lo si riconoscerà facilmente per via del codice fiscale immediatamente visibile).
Tale certificato digitale appare in Windows (usare la combinazione di tasti Windows+R
, digitare certmgr.msc
e premere Invio, selezionare Personale, Certificati) ed è quindi selezionabile da browser solo dopo aver correttamente collegato il lettore e inserito la CNS.
A questo punto il software installato insieme con il lettore richiederà il PIN della CNS (comunicato al momento dell’attivazione della stessa). Nel caso in cui ciò non dovesse accadere, bisognerà eventualmente valutare la reinstallazione dei driver del lettore e del software fornito in dotazione.
Nel caso in cui dovesse comparire il messaggio d’errore Autenticazione fallita, come nell’immagine di seguito, il consiglio è quello di:
1) Verificare di aver collegato il lettore e inserito la CNS.
2) Controllare che il software distribuito insieme con lettore e CNS sia correttamente installato.
3) Nella traybar di Windows (l’area in basso a destra accanto all’orologio di sistema), controllare che i software del lettore non visualizzino qualche tipo di messaggio d’errore (verificare che la CNS venga riconosciuta e, con essa, il codice fiscale dell’utente).
4) Cancellare la cache del browser, riavviarlo e ripetere il tentativo di richiesta dell’identià digitale SPID.
Dopo aver completato con successo la registrazione (previo inserimento dei propri dati anagrafici e dei dettagli di un documento di riconoscimento), si riceverà il messaggio seguente e – quasi contemporaneamente – la conferma della corretta attivazione del servizio.
A questo punto, su qualunque sito della pubblica amministrazione che supporta il login unico con SPID, basterà cliccare sul pulsante blu Entra con SPID quindi scegliere, nel caso di Poste, la voce PosteID.
Basterà quindi effettuare il login usando nome utente e password specificati al momento della registrazione sul sito di Poste Italiane. Dopo qualche secondo si riceverà un codice OTP sul proprio cellulare o smartphone, da inserire per conferma nell’apposita casella.
Per richiedere SPID con TIM e CNS, suggeriamo la lettura dell’articolo SPID con TIM e tessera sanitaria: come procedere.
Come richiedere SPID via webcam
Uno degli Identity provider accreditati dall’AgID – SIELTE – offre l’erogazione gratuita dell’identità digitale SPID previa identificazione del richiedente via webcam.
Per procedere è sufficiente compilare questo modulo e tenere sotto mano una scansione (va bene anche una foto) di un documento d’identità e della tessera sanitaria o della tessera del codice fiscale. In entrambi i casi le scansioni o le foto dovranno essere fronte/retro.