Il successo ottenuto da AMD con i processori basati sull’architettura Zen è per larga parte figlio del lavoro svolto dal leggendario ingegner Jim Keller e dai suoi collaboratori. L’anno scorso abbiamo ripercorso la storia degli AMD Ryzen e abbiamo ricordato quanto la rivoluzione impressa ai piani di sviluppo AMD con l’introduzione di Zen, utilizzata da marzo 2017 nei Ryzen e poi anche nei Threadripper e negli EPYC, abbia fatto tornare competitiva la società guidata da Lisa Su.
Sebbene manchi di potenza multi-core (monta soltanto 8 core fisici), in ambito gaming il recente Ryzen 7 7800X3D viene valutato come il miglior processore di sempre. Ecco perché l’attenzione è sempre più puntata sulla nuova architettura Zen 5 e sui prossimi processori Ryzen 8000 i quali, secondo Keller, porteranno il 30% di prestazioni in single core rispetto agli Zen 4.
La valutazione di Keller è arrivata pubblicamente durante un intervento come CEO di Tenstorrent, società nella quale è entrato due anni fa e a cui ha appena preso parte anche Raja Koduri, ingegnere ex Intel ed ex AMD. La considerazione sul balzo in avanti atteso per Zen 5 è arrivata durante una serie di analisi che Keller stava facendo su RISC-V, architettura che sta raccogliendo grandissimo interesse perché basata su standard aperti e libera da royalty.
Parlando di Ascalon, il suo prossimo processore ad alte prestazioni basato su RISC-V, Keller ha detto che i clienti AMD potranno aspettarsi EPYC basati su Zen 5 capaci di lavorare alla frequenza di 4 GHz in modalità turbo, con una maggiore efficienza energetica essendo prodotti realizzati con un processo costruttivo a 3 o 4 nm.
Keller è anche coinvolto con Sam Zeloof nella creazione di una fabbrica di processori innovativi alternativa ai nomi noti: si chiama Atomic Semi.