Durante la Google I/O di quest’anno i portavoce dell’azienda di Mountain View hanno annunciato alcune novità delle quali non avevamo ancora parlato.
La realtà aumentata integrata con Google Maps per gli spostamenti a piedi funziona già benissimo e i possessori di un dispositivo Pixel possono già provarla per ottenere indicazioni sulle vie da imboccare proprio sopra quanto viene inquadrato con la fotocamera: Google presenta Pixel 3a e Pixel 3a XL puntando sulla fascia media.
Nel corso delle prossime settimane, però, i possessori di un device Android potranno usare la realtà aumentata interagendo semplicemente con il motore di ricerca Google: basterà ad esempio cercare un oggetto o un animale per ottenerne istantaneamente una ricostruzione 3D, da far apparire ad esempio sulla propria scrivania, sul pavimento del salotto o dell’ufficio, in giardino.
Google sta collaborando con partner del calibro di NASA, New Balance, Samsung, Target, Visible Body, Volvo, Wayfair e diversi altri per aggiungere nel motore di ricerca i modelli 3D di tantissimi oggetti così da consentirne la visualizzazione in anteprima in qualunque contesto.
Anche Google Lens verrà arricchito con tante nuove abilità. Presentato nell’articolo Google Lens, cos’è e come funziona, può essere ormai utilizzato da tutti gli utenti per raccogliere informazioni su ciò che viene inquadrato con la fotocamera, effettuare riconoscimenti del testo, avviare ricerche automatiche sul motore di Google.
Grazie all’utilizzo intensivo di algoritmi di intelligenza artificiale, Google Lens sarà in grado di consigliare all’utente i piatti più gustosi quando si visita un ristorante: ciò sarà possibile semplicemente inquadrando il menu perché grazie alla connessione dati sempre attiva penserà Google ad attingere ai suoi database e verificare in tempo reale i giudizi e i commenti dei precedenti avventori.
Google Lens erediterà inoltre dall’app Translate la possibilità di tradurre quanto visualizzato su documenti, cartelli e insegne da una lingua all’altra. Sono state infine avviate molteplici collaborazioni con enti pubblici, musei e aziende per collegare le informazioni digitali con gli oggetti fisici così da ottenere indicazioni utili nel posto giusto al momento giusto.