Il progetto Google Glass è ormai divenuto realtà. Il colosso di Mountain View ha infatti dato il via ai preordini degli occhiali per la realtà aumentata allestendo un sito web che presenta nel dettaglio il loro funzionamento. Indossando un paio di occhiali “intelligenti” come quelli firmati Google, nel prossimo futuro, si potranno ottenere in tempo reale tutte le informazioni che si stanno cercando. Anziché utilizzare uno smartphone per collegarsi ad Internet e trovare quanto occorre, basterà usare i nuovi occhiali di Google per individuare immediatamente tutte le risposte.
Mentre si guarderà il mondo circostante, gli occhiali sapranno riconoscere un oggetto, un monumento, un’insegna, un codice a barre, un prodotto, un testo e fornire una serie di informazioni correlate. Tali dati saranno presentati in maniera automatica o semiautomatica sovrapponendosi alle immagini reali percepite dagli occhi: per questo si parla di realtà aumentata.
Gli occhiali Google Glass sono in un certo senso il risultato degli studi condotti dalla società di Mountain View su più fronti e rappresentano la convergenza di più servizi e tecnologie sino ad oggi utilizzati in maniera a sé stante oppure impiegati sugli smartphone e sui tablet a cuore Android.
La frase magica da pronunciare per richiedere l’attivazione degli occhiali è “OK Glass“: a questo punto il comando scandito con la voce dall’utente sarà automaticamente elaborato. Così, mentre si indossano i Google Glasses, si potrà richiedere loro di scattare una foto o di registare in video col vantaggio di avere sempre le mani libere. Il materiale audio-video raccolto potrà poi essere immediatamente condiviso in Rete. Grazie al modulo GPS integrato, gli occhiali di Google saranno in grado di mostrare le indicazioni stradali sovrapponendole all’immagine che si sta guardando.
Grazie alla connessione di rete, gli occhiali potranno rispondere a curiosità o domande di cultura generale. “Quanto è lungo il ponte di Brooklyn, qual è la capitale del Nepal, chi è stato il primo Presidente della Repubblica italiano?“: i Google Glasses risponderanno quasi istantaneamente.
Questo tipo di comportamento è oggi possibile grazie al lancio del Knowledge Graph che, grazie ad una serie di algoritmi messi a punto nei mesi scorsi dai tecnici del colosso di Mountain View, riesce a mettere in correlazione argomenti, oggetti, persone, località in modo efficace elaborando un grafico in continua evoluzione ed espansione. Tale meccanismo è stato recentemente messo a punto per il motore di ricerca di Google: gli occhiali per la realtà aumentata non fanno altro che trarne diretto vantaggio (Ricerche più efficaci con il Knowledge Graph italiano).
I Google Glasses possono anche trasformarsi in un traduttore in tempo reale: basta chiedere “Ok Glass, traduci un pound e mezzo in cinese” per ottenere la pronuncia corretta.
Si possono poi ottenere informazioni in maniera del tutto automatica: l’orario o lo stato di un volo, la situazione meteo, quella del traffico, suggerimenti per la scelta del mezzo pubblico e così via.
Google, per il momento, ha invitato gli interessati a far sapere come utilizzerebbero gli occhiali per la realtà aumentata. Se il post raccoglierà il favore dei responsabili della società (dovrà essere inviato su Google+ o su Twitter usando l’hashtag #ifihadglass
), si riceverà uno speciale invito che darà diritto ad eventuale acquisto dei Google Glasses al prezzo di 1.500 dollari più tasse nonché a partecipare a nuovi eventi di lancio a San Francisco e Los Angeles.
L’obiettivo di Google è adesso quello di attrarre a sé quanti più sviluppatori possibile in modo da offrire, al momento del lancio mondiale degli occhiali, un ampio set di applicazioni sviluppate da terze parti, abbinabili a quelle realizzate dai tecnici della società statunitense (Google Glass: realtà aumentata protagonista a fine mese).