Apple è stata spesso accusata di sbandierare oggetti e tecnologie come sue invenzioni quando, in realtà, si tratta di elementi già noti da anni. Queste critiche non sono del tutto fuori luogo: il merito di Apple è stato, spesso, quello di trasformare “l’esistente” in veri e propri successi di mercato.
La realtà aumentata è uno dei “pallini” di Tim Cook, anche se Google, Microsoft così come molte altre aziende hanno da tempo investito su queste tecnologie.
La presenza del nuovo tool di sviluppo ARKit, direttamente integrato in iOS 11, suggerisce che la realtà aumentata sarà un tema sul quale Apple spingerà moltissimo.
Il problema alla base di tutte le applicazioni per la realtà aumentata, è che esse devono essere pratiche. L’idea di Apple è quella di combinare la praticità dello smartphone di utilizzo quotidiano con le funzionalità più evolute delle app per la realtà aumentata.
Mentre Google Project Tango richiede l’impiego di un hardware speciale, Apple sta lavorando per portare la realtà aumentata sui dispositivi iOS che in molti posseggono.
Measure distances with your iPhone. Just because you can. Clever little #ARKit app by @BalestraPatrick https://t.co/b2mXe2FS84 pic.twitter.com/pyoHp99Yts
— Made With ARKit (@madewithARKit) 25 giugno 2017
Se la misura di una lunghezza è qualcosa di banale, una delle prime app a cui si pensa quando si parla di realtà aumentata, la prima implementazione di Apple sembra efficace.
Il video successivo mostra che con ARKit si possano sovrapporre elementi su oggetti reali, che compongono l’ambiente circostante, inquadrati con la fotocamera digitale dello smartphone.
La vista è anche tridimensionale, cosicché si possa “guardare attorno” all’oggetto virtuale applicato sopra quello reale.
BOOM And just like that we have #ARKit measurement app number 2 https://t.co/cjfQMpHmx0 by @laanlabspic.twitter.com/U8QKFjiMXs
— Made With ARKit (@madewithARKit) 25 giugno 2017