Qualcomm non ci sta e critica i report di Samsung secondo cui il suo processore SnapDragon 810 scalderebbe eccessivamente. La società coreana, nei giorni scorsi, aveva manifestato l’intenzione di abbandonare la CPU SnapDragon evitandone l’utilizzo nel prossimo Galaxy S6 e sostituendola con un processore Exynos realizzato autonomamente: Galaxy S6: Samsung abbandona Qualcomm?.
Contestando le conclusioni di Samsung, Qualcomm avrebbe appena deciso di rilasciare, a marzo, una nuova versione del suo SnapDragon 810.
Non è ancora chiaro se la nuova versione del processore arriverà in tempo perché Samsung possa tornare a valutarne l’adozione nel suo smartphone top di gamma Galaxy S6.
Certo è che il processore rimane al centro della strategia di Qualcomm per il 2015. Lo SnapDragon 810, tra l’altro, già equipaggia il G Flex 2 di LG ed il Mi Note Pro di Xiaomi.
Altrettanto pacifico, però, è che se Samsung decidesse di abbandonare Qualcomm “defenestrando” il suo processore dal futuro Galaxy S6, la mossa potrebbe andare ad intaccare il business della società di San Diego (California, USA). Un segno negativo che sarebbe funzione delle mancate vendite (il Galaxy S6 consentirà di raggiungere un vasto bacino di utenza, come accade per i prodotti Samsung) e del danno d’immagine che ne deriverebbe.
Diversamente da Samsung, tuttavia, LG ha fatto presente di non aver rilevato alcun problema di surriscaldamento con lo SnapDragon 810: “stiamo comunque monitorando la situazione ed assumendo tutte le precauzione affinché un simile problema non abbia a manifestarsi“.