Qualcomm denuncia a sua volta Apple e chiede il blocco delle importazioni degli iPhone X

Sempre più ai ferri corti Apple e Qualcomm in una battaglia legale che sembra interminabile. I rapporti tra le due aziende sembrano sempre più compromessi dopo la scelta di Intel come partner per gli iPhone più recenti.

La battaglia in tema di brevetti tra Qualcomm ed Apple sta assumendo contorni che hanno dell’incredibile. I rapporti tra le due aziende, un tempo rosei, si sono incrinati a gennaio scorso quando la FTC statunitense avviò un’indagine a carico di Qualcomm dopo la denuncia presentata da Apple. Ipotesi? Una condotta illecita da parte di Qualcomm che avrebbe forzato Apple a usare i suoi chip a fronte della richiesta di royalty gonfiate (Qualcomm chiede il blocco delle vendite e della produzione degli Apple iPhone in Cina).


Qualche giorno fa Apple ha nuovamente denunciato Qualcomm sostenendo che l’azienda utilizzerebbe, per realizzare i suoi processori, otto brevetti di proprietà della Mela.

Oggi Qualcomm ha “controdenunciato” Apple affermando che l’azienda guidata da Tim Cook violerebbe sedici brevetti e sfrutterebbe la sua proprietà intellettuale senza alcuna autorizzazione.
I brevetti che Qualcomm cita hanno a che fare con il funzionamento dell’autofocus, con l’interfaccia utente e con le metodologie per il risparmio energetico.

Qualcomm ha quindi chiesto alle autorità d’Oltreoceano di bloccare le importazioni degli iPhone X e di altri modelli di dispositivi Apple che violerebbero i citati brevetti.
L’azienda di San Diego non ha quantificato i danni economici che avrebbe subìto in seguito al comportamento tenuto da Apple.

I legali di Qualcomm hanno puntato il dito contro quegli iPhone che usano modem e componenti hardware prodotti da Intel (quindi anche iPhone 7 e iPhone 8), azienda cui Apple si sta adesso rivolgendo: Apple potrebbe abbandonare i chip modem di Qualcomm.

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