Qualcomm sta a poco a poco rilasciando nuovi dettagli sul nuovo processore Snapdragon 820, SoC destinato ai dispositivi mobili di fascia alta. I tecnici della società californiana hanno voluto porre l’accento sul funzionamento del DSP (digital signal processor), il sistema utilizzato per operare l’elaborazione numerica dei segnali.
Il DSP integrato nel nuovo Snapdragon 820 sarà capace di accelerare drasticamente l’elaborazione di foto e video acquisiti attraverso la fotocamera digitale ma potrà assolvere a numerose altre attività. Ecco perché riecheggiano termini come realtà virtuale, realtà aumentata e computer vision.
Significativi carichi di lavoro saranno gestiti utilizzando l’architettura HVX (Hexagon Vector Extensions). Anziché quindi chiamare in causa la CPU o la GPU, molte operazioni potranno essere svolte direttamente dal DSP usando così un approccio più efficiente, anche dal punto di vista energetico.
Demandando buona parte delle elaborazioni grafiche e multimediali al DSP Hexagon, CPU e GPU ne risulteranno largamente sgravati. Viceversa, l’utente sperimenterebbe una latenza aumentata fra uno scatto e l’altro ed una ridotta durata della batteria durante l’utilizzo della fotocamera.
L’utilizzo del DSP Hexagon non è una novità assoluta (è presente anche negli altri SoC della serie 800) ma gli ingegneri di Qualcomm, questa volta, hanno posto l’accento proprio sull’aspetto relativo all’efficienza.
La piattaforma Low Power Island, tra l’altro, è anch’essa implementata nel DSP e consente la gestione dei sensori più diversi senza pesare sui core principali. Potranno così essere supportati e gestiti, direttamente dal DSP, i sensori impiegati nelle applicazioni per il fitness e per il controllo dello stato di salute.