ProtonMail e ProtonVPN sono due servizi molto conosciuti: il primo è un servizio per lo scambio di email in forma cifrata che è stato fondato nel 2013 da alcuni ricercatori del CERN di Ginevra (Svizzera); il secondo è un servizio VPN che permette di stabilire un tunnel crittografato tra il dispositivo client dell’utente e un server remoto (i pacchetti dati vengono protetti e non possono essere monitorati, letti o modificati da parte di soggetti terzi). Come altri servizi VPN, anche ProtonVPN consente di superare censure, limitazioni geografiche, raggiungere siti Web e servizi diversamente non fruibili, proteggere i dati che si scambiano con i server remoti durante l’utilizzo di connessioni potenzialmente insicure (si pensi a reti WiFi pubbliche o aperte).
Servizi quali ProtonMail e ProtonVPN sono erogati da un’azienda (Proton Technologies AG) con sede in Svizzera: essi si attengono alle normative del Paese elvetico e alla sua giurisdizione.
Qualche tempo fa l’azienda fu costretta a comunicare l’indirizzo IP reale di un utente connesso con i suoi servizi tanto che quel comportamento destò un vespaio di polemiche e determinò l’arrivo del padre del World Wide Web Tim Berners-Lee come responsabile per gli aspetti legati alla privacy. Successivamente fu stabilito che, almeno in Svizzera, un provider di posta come ProtonMail non è obbligato a monitorare le comunicazioni degli utenti.
Oggi il CEO Andy Yen annuncia il varo del marchio Proton: non è un vero e proprio cambio di denominazione per ProtonMail e ProtonVPN. Piuttosto, l’intento è quello di creare un ecosistema di applicazioni e servizi fortemente orientati a garantire il massimo livello di privacy per gli utenti.
In un video dal titolo “Proton si aggiorna, la protezione si unifica“, viene riassunta la visione dei vertici dell’azienda svizzera.
Da oggi Proton.me diventa il nuovo hub per tutti i servizi: ProtonMail, ProtonVPN, Proton Calendar e Proton Drive continuano ad esistere ma vengono adesso raccolti sotto un unico ombrello.
Nel caso di ProtonMail gli indirizzi @protonmail.com
non cambieranno ma è comunque possibile aggiungere anche account @proton.me
(l’azienda ne aveva già parlato ad aprile 2022).
I vari servizi Proton resteranno disponibili anche gratuitamente (ad esempio alcuni server VPN di ProtonVPN rimangono utilizzabili gratis seppur con prestazioni ridotte dovute all’elevata congestione) ma a beneficio degli utenti paganti sono previste tante novità.
“Se sei già un abbonato pagante, godrai di un potenziamento dello spazio di archiviazione e di nuove funzionalità senza costi aggiuntivi, inclusi indirizzi email addizionali, connessioni VPN e altro ancora“, si spiega da Proton. “Stiamo anche lanciando due nuovi piani, Proton Unlimited e Proton Business, che combinano tutti i nostri servizi in un unico facile abbonamento in modo da poter beneficiare di tutte le nostre funzionalità premium“.
Proton continuerà comunque a permettere l’utilizzo dei suoi servizi anche a titolo gratuito perché la privacy è un diritto inalienabile di ogni individuo.