Sia in ambito lavorativo che domestico è spesso importante riuscire a riprodurre, su uno schermo più grande, come quello che contraddistingue i più moderni televisori quanto visualizzato sul display dello smartphone, del tablet, del notebook o di un computer desktop.
Durante le conferenze, quando si deve mostrare quanto visualizzato sul portatile, si può utilizzare un tradizionale videoproiettore dotato della tradizionale interfaccia VGA oppure della più moderna HDMI. Una connessione HDMI, infatti, a differenza di VGA, è realizzata interamente in digitale e consente di trasportare un segnale audio/video di qualità.
Per collegare un notebook ad un videoproiettore o ad un televisore è quindi preferibile, ove possibile, utilizzare un cavo HDMI.
Dei cavi HDMI ne esistono diverse versioni: quando non è riportato il numero di versione, si è dinanzi ad un HDMI 1.0/1.1/1.2 che consente di visualizzare contenuti in qualità Full HD.
HDMI 1.3 porta la profondità dei colori a 48 bit: nel caso in cui sorgente del segnale video e TV supportassero questa specifica, si potranno visualizzare – almeno in linea teorica – ben 281 miliardi di colori anziché 16,7 milioni. HDMI 1.4 supporta invece almeno sette formati 3D ed utilizza un nuovo mini-connettore a 19 pin.
Infine, HDMI 2.0 è l’“astro nascente” della famiglia: presentato a settembre 2013, all’IFA di Berlino, HDMI 2.0 è pensato per veicolare video con risoluzione 4K (vedere Scegliere monitor e schermi: alcune informazioni da tenere a mente.
Proiettare smartphone su TV: usare i cavi
Per visualizzare lo schermo del telefono sulla TV, non è possibile, ovviamente, utilizzare un cavo HDMI tradizionale. Il cosiddetto mirroring (replica del contenuto dello schermo del dispositivo mobile sulla TV), quindi, può essere effettuato utilizzando altri strumenti.
Lo standard micro/mini-HDMI è stato ormai abbandonato da tutti i produttori di smartphone che hanno invece preferito puntare sul miglioramento delle funzionalità della porta microUSB. Almeno in Europa tutti i produttori, Apple compresa, potrebbero essere obbligati ad adottare il già popolarissimo connettore micro USB.
La funzione della porta microUSB è duplice perché da un lato consente di ricaricare la batteria dello smartphone, dall’altra permette il trasferimento dati (ad esempio utilizzando un cavo microUSB-USB collegato al computer); vedere anche Aumentare la durata della batteria su Android.
Come fare, allora, per collegare lo smartphone alla TV ed avere la possibilità di proiettare foto, video, app, giochi e, in generale, quanto visualizzato sul telefono?
Collegare il telefono alla TV con cavo MHL
Una delle soluzioni migliori per collegare lo smartphone alla TV ad attivare il mirroring, consiste nell’utilizzare un cavo MHL (cliccando qui è possibile trovare alcuni esempi).
Il cavo MHL consente non soltanto di collegare lo smartphone alla TV ma anche di ricaricarne contestualmente la batteria grazie al collegamento USB posto sul televisore.
Tipicamente, infatti, ogni cavo MHL dispone di tre connettori maschi: uno microUSB, che andrà collegato al dispositivo mobile, un HDMI ed un USB (entrambi da collegare al TV).
Sebbene la maggior parte dei dispositivi Android supportino MHL, device Google come i Nexus non permettono l’invio del flusso video su HDMI via MHL ma consentono l’utilizzo di Slimport. I possessori di Nexus, quindi, dovranno utilizzare un adattatore Slimport anziché MHL (qui alcuni esempi).
Diversamente rispetto ad MHL, Slimport non richiede corrente per funzionare ma è comunque capace di ricaricare la batteria dello smartphone.
È ovvio che chi avesse sul proprio dispositivo mobile un cavo microHDMI potrà semplicemente connettere lo smartphone od il tablet al TV usando un comunissimo cavo microHDMI-HDMI (esempi).
Nel caso dei dispositivi Apple, l’adattatore della Mela è decisamente più costoso (sfrutta l’utilizzo della porta Lightning).
Per i dispositivi Apple più vecchi (fino all’iPhone 4S ed all’iPad di terza generazione), dotati del vecchio connettore a 30 pin, bisogna usare un apposito adattatore tenendo comunque presente che, in entrambi i casi, servirà comunque un cavo HDMI standard.
Proiettare lo smartphone sulla TV con Chromecast
Per evitare di connettere cavi, è possibile utilizzare Google Chromecast, dispositivo che consente di inviare in streaming quando visualizzato su smartphone, tablet, notebook o desktop. Il dispositivo costa circa 35 euro ed è acquistabile da Amazon o da Google Play.
Presentato a suo tempo (Chromecast, Google porta in Italia la sua chiavetta HDMI), Chromecast è un dispositivo collegabile ad una delle porte HDMI del televisore che, allo stesso tempo, deve anche ricevere l’alimentazione attraverso una porta USB.
Chromecast si collega alla Wi-Fi dell’utente e resta in attesa delle indicazioni ricevute dagli altri device per la riproduzione dei contenuti sullo schermo del televisore.
Il dispositivo di Google, comunque, non permette il mirroring completo da tutti i dispositivi ma consente di visualizzare sullo schermo del televisore il contenuto di alcune app compatibili (suggeriamo di verificarne l’elenco in questa pagina).
Il mirroring di Android su TV è possibile con i dispositivi mobili di fascia più alta (ad esempio Nexus 4, 5, 6, 7, 9; Samsung Galaxy S4/S5, Note 3/4/10; LG G2, G3, G Pro 2; HTC One), a patto che sul device sia presente Android 4.4.1 (o versioni successive).
In questi casi, dopo aver installato l’app Android Chromecast e toccato la voce Trasmetti schermo, il contenuto del display del dispositivo mobile sarà trasmesso al televisore.
L’app Chromecast per iPhone ed iPad è scaricabile da questa pagina.
Grazie a Chromecast, quindi, si potrà proiettare il contenuto del display dello smartphone (solo modelli compatibili) sul TV, avviare la navigazione dal browser del dispositivo mobile, riprodurre video con YouTube, visualizzare foto e video salvati sul device o in rete locale.
Mirroring e streaming video con Chromecast da PC
Installando Chrome su PC e servendosi dell’estensione Google Cast, si può trasmettere alla chiavetta Chromecast e, quindi, al televisore, qualunque cosa venga visualizzata con il browser.
Dal momento che, di default, Google Cast non supporta tutti i formati video, il consiglio è quello di adoperare l’estensione Videostream che, a sua volta, si appoggia a Cast estendendone le funzionalità.
Nelle ultime versioni dell’estensione Google Cast, la società di Mountain View ha aggiunto la possibilità di effettuare il mirroring dell’intero schermo del computer. Si tratta di una possibilità che viene ancora definita “sperimentale”.
Miracast
I televisori e gli smartphone compatibili possono dialogare direttamente utilizzando lo standard Miracast, proposta come evoluzione del Wi-Fi Direct (Wi-Fi Direct: come attivarlo e come usarlo).
Se fosse solamente il televisore a non supportare lo standard Miracast, si potrà eventualmente valutare l’utilizzo di un apposito adattatore/media player.