Intel Meteor Lake è l’architettura che sarà utilizzata per dare vita al primo processore consumer mainstream dell’azienda di Santa Clara prodotto a 7 nm, nodo che è stato battezzato Intel 4 nella nuova nomenclatura recentemente approvata e presentata.
Il cambio di denominazione scelto da Intel è giustificato sulla base della densità di transistor che i chip della società guidata da Pat Gelsinger possono raggiungere, più elevata rispetto a quella dei prodotti di TSMC.
Meteor Lake vuole essere una piattaforma “rivoluzionaria”, non soltanto perché permetterà di compiere il salto ai 7 nm ma anche perché, confermando l’approccio ibrido degli imminenti Alder Lake, introdurrà una nuova architettura sia per i core ad alte prestazioni (Redwood Cove) che per quelli ad alta efficienza (Gracemont+). Essi dovrebbero permettere, almeno sulla carta, un significativo miglioramento in termini di IPC senza che i consumi energetici salgano alle stelle.
Secondo le ultime informazioni, questa generazione manterrà il supporto per il socket LGA1700 (lo stesso dei processori Alder Lake-S) e utilizzerà memorie DDR5 ad alte prestazioni.
La base di Intel Meteor Lake sarà a grandi linee la stessa di Alder Lake-S: ci saranno due cluster basati su architettura diversa più una GPU integrata basata su architettura Intel Xe. Una delle più importanti novità potrebbe essere l’introduzione di un’unità di elaborazione neurale (NPU).
Si tratterebbe di un ulteriore passo in avanti con cui Intel vuole differenziarsi rispetto alla concorrenza con una strategia che mira a distribuire i diversi carichi di lavoro a livello hardware nel modo più appropriato.
Nel caso della (NPU) stiamo parlando di una soluzione che verrebbe integrata in quella che è nota come VPU (Vision Processing Unit): essa migliorerà le prestazioni nei compiti associati alle elaborazioni di intelligenza artificiale oltre a una serie di aspetti multimediali che senza questo componente specializzato dovrebbero essere eseguiti sulla CPU. Una scelta che potrebbe anche avere importanti implicazioni nelle applicazioni professionali.
La VPU dei futuri Meteor Lake potrebbe utilizzare algoritmi per migliorare l’uscita dei contenuti video in streaming e collegarsi direttamente con la tecnologia Intel XeSS, sistema di rescaling intelligente che sembra piuttosto promettente e che potrebbe misurarsi con buoni risultati con la seconda generazione di NVidia DLSS.
La tecnologia XeSS verrà gestita sulle GPU Arc Alchemist, come abbiamo già visto, ma non possiamo escludere la possibilità che Intel possa decidere di sfruttare anche la potenza computazionale della NPU.
L’introduzione della NPU è una mossa intelligente che permetterà di sfruttare al meglio lo spazio aggiuntivo disponibile quando Intel passerà ai 7 nm e segnerà un importante punto di svolta nella differenziazione dei processori.