Processori Intel Coffee Lake: in anteprima alcune caratteristiche

La presentazione dei processori Intel di ottava generazione è prevista per il prossimo 21 agosto. Dopo un evento cinese dedicato ai distributori, possiamo però offrire qualche anticipazione.

Tra qualche giorno, il prossimo 21 agosto, Intel annuncerà i processori Coffee Lake di ottava generazione e lo loro caratteristiche tecniche.

In queste ore si è svolto in Cina un evento dedicato ai distributori durante il quale sono emerse, in anticipo, molte delle novità dei nuovi Coffee Lake.

Ciò che appare evidente è che Intel ha deciso di aumentare in maniera significativa il numero dei core fisici per ciascuna CPU rispetto ai corrispondenti processori di generazione precedente.


Indipendentemente dal supporto o meno per l’Hyper-Threading, l’accrescere il numero di core fisici significa rendere i processori ancora più performanti. E dal momento che questo tipo di intervento sembra sia stato effettuato sui Core i7 così come sui Core i5 e i3, la notizia non è certamente positiva per la rivale AMD.

I nuovi processori Coffee Lake dovrebbero quindi usare, in ogni modello, 4 o 6 core fisici: con l’Hyper-Threading si arriverà a 12 core logici nel caso delle CPU di classe i7.

Stando alle stime, grazie ai miglioramenti legati al processo costruttivo (14nm++) e ad alcune ottimizzazioni sulla microarchitettura, le prestazioni single core dovrebbero crescere tra l’11% e il 29% mentre quelle multicore tra il 51% e il 65%.
Così, le performance dell’Intel Core i7-8700K, modello di punta, dovrebbero superare ampiamente quelle della CPU Ryzen 7 1700X di AMD.

Intel riutilizzerà il socket LGA 1151 introducendo però anche il nuovo chipset Z370. L’utilizzo dei Coffee Lake sulle vecchie schede madri richiederà, come sempre, l’installazione di un apposito aggiornamento per il BIOS.
Stando alle informazioni che circolano in questi giorni, tale update dovrebbe essere reso disponibile per tutte le schede madri, da quelle che usano il chipset H110 fino a quelle che adoperano lo Z270. L'”ultima parola” spetterà comunque ai produttori.

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