Processori ARM per sistemi server: nasce Ampere, azienda formata da tanti tecnici ex Intel e AMD

Secondo gli ingegneri di Ampere è il momento giusto per spingere l'acceleratore sulla piattaforma ARM in ambito server e datacenter. Presentato anche il primo SoC.

Un gruppo di ingegneri che hanno precedentemente “militato” nelle fila di Intel e AMD hanno deciso di riunirsi per fondare Ampere, una società che incentrerà il suo core business sullo sviluppo di processori a 64 bit per sistemi server basati sull’architettura ARM.

Al posto di comando di Ampere c’è Renée James, ex presidente di Intel, seguita da un team di tecnici specializzati convinti che sia questo il momento giusto per puntare su ARM anche in ambito server.


L’approccio molto più parsimonioso in termini di consumi energetici e costi di gestione inferiori non sono una novità per la piattaforma ARM: Qualcomm e Cavium hanno già mostrato che cosa è possibile fare in ambito datacenter.

Ampere è un’azienda fabless che quindi non dispone della proprietà di stabilimenti ma che si focalizza sulla progettazione dei processori per poi richiederne a società specializzate la produzione in outsourcing.

Il primo processore presentato da Ampere è formato da un core ARM v8 a 64 bit personalizzato, capace di lavorare fino a 3,3 GHz di clock, capace di supportare fino a 1 TB di memoria e caratterizzato da un consumo di 125 W. Il SoC nel complesso utilizzerà 32 core ARM.
La produzione di massa dovrebbe cominciare durante la prossima stagione estiva e al momento gli ingegneri starebbero già lavorando sulla prossima generazione dei processori Ampere.


Il prodotto appena svelato non nasce dal nulla ma è figlio dell’esperienza maturata da AppliedMicro Circuits, società che Ampere ha acquisito insieme con tutti i dipendenti (oggi ne conta già centinaia). L’obiettivo, evidentemente, è quello di proporsi alle società che offrono servizi cloud e che hanno necessità di un’imponente potenza di calcolo con l’esigenza di ridurre consumi e costi di esercizio.

AI vertici di Ampere Renée James ha voluto Atiq Bajwa, un “veterano” di Intel con 30 anni di esperienza e responsabile dello sviluppo dell’architettura x86 su tutti i prodotti dell’azienda; Greg Favor ex di AMD responsabile del team che ha lavorato su K6 e K7; Rohit Vadwans, altro “veterano” di Intel con 26 anni di esperienza alle spalle nella società di Santa Clara.

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