A metà degli anni 2000 Intel e AMD lottarono strenuamente per assumere il controllo del mercato dei microprocessori. Dal 2006 la società di Sunnyvale ha lasciato sempre più spazio alla rivale Intel riuscendo a conservare appena il 20% delle quote.
Il lavoro svolto con l’architettura Zen e i processori Ryzen ha permesso ad AMD di tornare sulla cresta dell’onda contribuendo dapprima, con i Ryzen 2000, a far scendere i prezzi delle CPU e adesso, con tale tendenza che prosegue, a riacquistare il 30% della “torta”.
I risultati incoraggianti fatti segnare da AMD sono determinati sia dall’ottimo rapporto qualità-prezzo della sua offerta ma anche dalla manifesta difficoltà di Intel di soddisfare la domanda di processori.
In alcuni mercati, come la Germania, il successo di AMD è ancora maggiore; in altri Paesi europei e in Nord America alcuni modelli di processori Ryzen si esauriscono rapidamente all’arrivo di nuovi stock. Ed è forse proprio per questo motivo che Intel ha già adottato contromisure quali l’abbassamento dei prezzi di alcuni suoi processori Core di nona generazione.
Nell’immagine, l’andamento delle quote di mercato. Fonte: CPUBenchmark.net
I processori Ryzen Threadripper 3000 non saranno compatibili con le schede madri basate su chipset X399
Nell’articolo Scheda madre: qualche consiglio per sceglierla abbiamo presentato qualche suggerimento per la scelta della scheda madre partendo dall’esame del chipset supportato.
Sappiamo che AMD ha posticipato il lancio del nuovo Ryzen 9 3950X a novembre accompagnato dal nuovo Ryzen Threadripper 3000.
Dopo che Intel ha presentato le CPU Xeon W con cui il Ryzen Threadripper 3000 andrà a competere, il punto interrogativo è a questo punto il prezzo: un listino aggressivo potrebbe ulteriormente rafforzare la posizione di AMD e la sua crescita.
Secondo quanto emerso in queste ore, comunque, il Threadripper 3000 non sarà utilizzabile sulle schede madri dotate di chipset X399. Si dovrà quindi acquistare una motherboard con i nuovi chipset TRX40, TRX80 e WRX80 (mantenuto inalterato il socket TR4).
Analogamente, il Threadripper di prima e seconda generazione non sarebbe compatibile con le schede madri basate sui nuovi chipset. Va detto che i Threadripper non sono processori la cui realizzazione era stata inizialmente pianificata: Processori AMD Threadripper: l’affascinante storia che ha portato alla loro realizzazione.
Processori AMD a 7 nm per sistemi notebook entro marzo 2020
AMD si è per il momento concentrata sui processori per sistemi desktop e i risultati già si vedono come evidenziato in apertura.
Dopo l’introduzione del Radeon RX 5500M, stando a fonti vicine alla società, AMD potrebbe abbandonare il processo costruttivo a 12 nm anche per ciò che riguarda i notebook e presentare le sue prime CPU a 7 nm entro marzo del prossimo anno.
Le indiscrezioni parlano di modelli di processori a 6 core progettati per notebook gaming da 630-640 euro. Oltre alla nuova CPU “mobile” a 7 nm, AMD potrebbe affiancare una scheda video dedicata: RX 5300M o RX 5500M.
I processori per notebook sui quali stanno lavorando i tecnici AMD sarebbero APU basate su architettura Zen 2 comunque con GPU integrata e bassi consumi energetici così da assicurare un’autonomia della batteria fino a 12 ore.