L’Europa vuole tornare protagonista per ciò che riguarda la produzione di chip. Con il Chips Act il Vecchio Continente ambisce a offrire un’alternativa allo “strapotere” dei colossi statunitensi e asiatici. Almeno per ciò che riguarda i settori più sensibili come sono il computing a elevate prestazioni e l’exascale supercomputing.
L’area del mercato più spiccatamente business è quella su cui l’Europa intende concentrarsi: SiPearl è un’azienda franco-tedesca che ha progettato Rhea, il primo processore general-purpose internamente europeo basato sulla promettente architettura RISC-V, senza quindi ricorrere a x86, feudo di Intel e AMD oppure ad ARM, piattaforma sulla quale sono imposti brevetti e royalty della società britannica (a suo tempo, prima che l’accordo con NVidia sfumasse, parlavamo delle possibili conseguenze per l’acquisizione di ARM).
L’Europa sta anche lavorando per portare sempre più produttori di semiconduttori a stabilire nuove fabbriche entro i confini degli Stati membri, anche per contrastare in ottica futura il problema della carenza di chip.
Tornando però al processore europeo, SiPearl ha annunciato l’avvio di una stretta collaborazione con AMD per rispondere alle esigenze di exascale supercomputing in Europa.
Con l’espressione exascale supercomputing si fa riferimento a quei sistemi di calcolo a elevatissime prestazioni in grado di elaborare non meno di 1018 operazioni in doppia precisione (moltiplicazioni e/o addizioni IEEE 754) per secondo (potenza di calcolo dell’ordine degli exaFLOP).
Combinando il microprocessore Rhea di SiPearl con gli acceleratori AMD Instinct, le due aziende aiuteranno l’Europa a rispondere alle sfide strategiche, scientifiche, sociali e industriali.
Inizialmente, AMD e SiPearl valuteranno congiuntamente l’interoperabilità del software aperto AMD ROCm con il microprocessore SiPearl Rhea e realizzeranno una soluzione software ottimizzata che rafforzerà le capacità di Rhea e dell’acceleratore AMD Instinct.
Questo lavoro congiunto, che ha come obiettivo il porting e le attività di ottimizzazione del backend AMD HIP, dei compilatori e delle librerie openMP, consentirà alle applicazioni scientifiche di trarre vantaggio da entrambe le tecnologie.
Si prevede poi che la collaborazione si estenda a istituzioni di ricerca europee supportando gli strumenti di modellazione nell’ambito della ricerca. Ciò consentirà ai principali sviluppatori e proprietari di codice europei di eseguire il porting e l’ottimizzazione delle loro applicazioni sulla soluzione SiPearl/AMD. Parallelamente, le aziende si impegneranno con gli OEM che adotteranno il microprocessore SiPearl Rhea insieme agli acceleratori AMD Instinct nei loro progetti.
Con questa collaborazione SiPearl intende offrire la migliore combinazione per soddisfare le esigenze applicative degli utenti finali europei di supercalcolo exascale in settori strategici come l’università, l’intelligenza artificiale, la salute, il clima, l’energia, l’ingegneria, la geologia o il governo.
Le immagini dell’articolo sono tratte dal press kit di SiPearl.