Open Fiber ha annunciato quest’oggi il lancio della nuova offerta commerciale, disponibile sull’intera rete nazionale, che permette l’attivazione di accessi ultrabroadband a 10 Gbps simmetrici (quindi con la stessa banda disponibile sia in downstream che in upstream) usando l’architettura XGS-PON, evoluzione dello schema GPON attualmente utilizzato: Come funziona FTTH. La fibra è davvero a 1 Gbps?.
Il passaggio a XGS-PON configura Open Fiber come la prima azienda di telecomunicazioni europea a procedere in tal senso.
I partner di Open Fiber possono quindi da oggi servirsi dello schema XGS-PON per “confezionare” nuove offerte commerciali per i rispettivi clienti.
La tecnologia XGS-PON consente infatti di riutilizzare l’infrastruttura in fibra ottica FTTH (Fiber-to-the-Home) già esistente (per questo Open Fiber ha da sempre parlato di una soluzione future proof ovvero “a prova di futuro) aggiornando solamente gli OLT (Optical Line Termination) in centrale e i dispositivi ONT/ONU (Optical Network Terminal/Optical Network Unit) presso gli utenti finali.
L’ITU (Unione internazionale delle telecomunicazioni), organizzazione internazionale con sede a Ginevra che si occupa di definire gli standard per le telecomunicazioni, ha approvato le specifiche di XGS-PON nel 2017 e oggi Open Fiber (terza azienda in Europa per copertura FTTH) avvia la possibilità di commercializzazione dei servizi ultrabroaband simmetrici a 10 Gbps.
Con XGS-PON è possibile collegare fino a 32 clienti con un’unica fibra fornendo a ciascuno di essi 10 Gbps in entrambe le direzioni.
La prima sperimentazione in campo del servizio da parte di Open Fiber risale a oltre due anni fa quando l’azienda testò con successo questa nuova tecnologia sulla sua rete di Milano.
“La scalabilità delle reti realizzate integralmente in fibra ottica è il vero punto di forza della nostra proposta commerciale. Il servizio a 10 Gbps è un altro traguardo che si aggiunge ai numerosi già raggiunti dall’azienda e ci permette di aprire nuovi scenari garantendo all’Italia un posto tra i Paesi tecnologicamente più avanzati nello scenario europeo e mondiale“, ha commentato Simone Bonannini, Direttore Marketing e commerciale Open Fiber.
Mentre Open Fiber consegna ai suoi partner la possibilità di usare sin da oggi XGS-PON su scala nazionale, esaminando i contenuti pubblicati sul portale Wholesale di TIM si apprende che l’ex monopolista ha da parte sua iniziato i test per l’utilizzo di XGS-PON sulla propria rete.
Per il momento la sperimentazione di TIM relativa a XGS-PON inizia da sole tre centrali situate a Roma, Torino e Genova.
Fonte: TIM, Allegato alla news del 23 marzo 2021 “Sperimentazione tecnica di rete FTTH in tecnologia XGSPON”.
Utilizzando un filtro WDM TIM farà coesistere i servizi GPON e XGS-PON sugli stessi cavi in fibra (albero PON) come nell’immagine riprodotta in figura.