La piattaforma Instagram è da anni un vero e proprio punto di riferimento per le aziende che intendono fare business in rete.
Le realtà d’impresa che utilizzano Instagram per dare maggiore visibilità ai propri prodotti, indipendentemente dal settore merceologico e dal segmento di mercato, sono costantemente alla ricerca di strategie efficaci per mandare i loro post tra i “popolari” mantenendo un trend di crescita alto.
TheDirtyJob, social media agency milanese, si è inventata un trucco per mandare nelle pagine “Popolari” ed “Esplora” di Instagram i contenuti degli Instagrammer. Tra i clienti dell’agenzia ci sono principalmente noti brand e influencers.
Il sistema messo a punto permette a coloro che realizzano i contenuti di ottenere una crescita organica e “in target“. I brand, da parte loro, riescono a posizionare i loro contenuti per le parole chiave che desiderano ottenendo così un’ottima visibilità.
Strumenti come le pagine “Popolari” ed “Esplora” di Instagram sono sempre state goals per brand e influencers.
“Popolari Instagram” è una sezione in cui è importante comparire ai fini di ottenere il massimo della visibilità; “Esplora” è quella pagina il cui contenuto viene personalizzato in base al comportamento di ciascun utente su Instagram.
Ad esempio, se un utente interagisce spesso con foto di gatti e scarpe, all’interno di questa pagina Instagram proporrà principalmente immagini appartenenti alle due categorie.
La ricetta segreta: per far finire i propri post in quelle pagine bisogna far sì che tali post ricevano in un determinato arco temporale like, salvataggi, commenti, impression e reach.
Molti sono ancora convinti che gli unici dati che contano siano quelli pubblici: like e followers. Ma da diversi mesi Instagram valuta se un post sia autorevole in base al comportamento degli utenti.
Per quanto concerne i like, spiegano da TheDirtyJob, potremmo tranquillamente dire: “addio like e benvenuti salvataggi dei post“. I salvataggi dei post sono infatti ormai importanti quanto i like.
Il comportamento degli utenti su Instagram è cambiato e di conseguenza il social network stesso si è evoluto.
“Pensateci bene: una volta, per salvare una foto dovevate fotografarla, farle uno screenshot. Ora potete salvarla e inserirla in un vostro album esattamente come fareste su Pinterest. Oppure: se volevate fare vedere ai vostri amici un post divertente, taggavate l’amico nel commento. Azione che non si fa più in quanto gli utenti possono inoltrare direttamente il contenuto cliccando sull’apposito pulsante“, osservano i responsabili di TheDirtyJob.
“Le azioni come like e commenti sono diminuite drasticamente perché gli utenti ne fanno altre, come per esempio: salvare, inoltrare condividere, zoomare e così via. Instagram valuta addirittura per quanto tempo ci soffermiamo su un post“.
Come funziona la pagina Popolari Instagram
Per ottenere massima visibilità facendo leva sulle caratteristiche e sul comportamento della pagina “Popolari” di Instagram è bene seguire alcuni passaggi essenziali:
1) Prima di postare si cerca nella sezione “Tag” di Instagram una parola chiave che descriva al meglio il contenuto.
2) Nella sezione “Tag“, Instagram mostrerà i post popolari per quella chiave di ricerca e le parole correlate in grassetto.
Instagram in poche parole sta dicendo: se vuoi che il tuo post finisca in questa sezione, usa queste parole chiave (la parola che descrive al meglio la tua foto, più le parole correlate).
Non bisogna comunque inserirne più di sei.
3) Una volta postato il contenuto (meglio se una foto singola) il post inizierà a ricevere like, salvataggi, commenti, impression e reach: tutti dati proporzionati alla grandezza del profilo.
4) Quindici minuti dopo, chi ha creato il contenuto andrà a cliccare su ogni hashtag inserito per controllare se il post è finito nella sezione “Popolari” di Instagram.
5) Anche dagli “insights” sotto il post è possibile capire se la foto è andata nei “Popolari“. Ponendo attenzione sulla voce hashtags è immediato capirlo: se il numero visualizzato è elevato, significa che la foto è stata pubblicata tra i contenuti “Popolari“.
6) Solitamente gli influencers fanno uno screenshot del post quando va nei “Popolari” per poi inserire questa informazione nel proprio media kit e mostrarlo ai brand. Un’accortezza utile per dimostrare le proprie abilità e l'”autorevolezza” maturata nel corso del tempo.
Chi utilizza le accortezze descritte in precedenza già ottiene una crescita naturale.
Ipotizziamo che un utente stesse cercato su Instagram #borsafashion
: nella sezione “Tag” troverà il post pubblicato proprio usando quell’hashtag.
L’utente rimarrà positivamente condizionato dal fatto che quel post è nella sezione “Popolari” e vi concentrerà il suo interesse in quanto “Instagram ha espressamente selezionato quel post, lo ha premiato e lo considera autorevole“.
Lo stesso utente con ogni probabilità andrà a controllare l’identità dell’autore del post e con ogni probabilità lo seguirà.
A questo punto, grazie alla crescita naturale e “in target” così maturata, se il creatore del post di successo è un brand esso potrebbe aumentare le vendite; se è un influencer verosimilmente otterrà un nuovo follower o addirittura un nuovo progetto da parte di un brand (darebbe la possibilità al brand di posizionarsi su Instagram con un contenuto creativo per parole chiave specifiche).
“Ci sono brand che come obiettivo lavorano per saturare non un mercato ma delle parole chiave specifiche, in modo da apparire quasi sempre in quelle chiavi di ricerca con i loro prodotti“, commenta ancora TheDirtyJob che offre diversi pacchetti per promuovere i propri post su Instagram e farli apparire nella pagina “Popolari“.
Il sistema usato da TheDirtyJob funziona bene anche con parole chiave come “fashion“, usata da ben 769 milioni di persone.
Ai “big influencer” e ai principali brand la crescita organica non è sufficiente: perché
TheDirtyJob ci spiega però che gli influencer più in vista e i principali brand non cercano più solamente la crescita organica ma ambiscono a mantenere il trend di crescita sempre alto. Per questo motivo, ancora oggi, continuano a comprare follower.
La domanda che in tanti si pongono è: Instagram elimina gli account che comprano followers?
“Se Instagram si accorgesse di come vengono acquisiti i follower (perché di metodi ce ne sono tanti) tutti noi avremmo la possibilità di far eliminare gli account di chi vogliamo“, osserva TheDirtyJob. “Basterebbe comprare follower e legarli all’account Instagram che si vuole affossare per mettere al tappeto la concorrenza più agguerrita. Non è così, in tanti comprano follower e Instagram ad oggi non penalizza gli account che lo fanno. L’unico pericolo sono i bot che non vanno mai utilizzati“.
Instagram elimina infatti gli account che acquisiscono follower tramite bot.
Vengono ad esempio banditi per sempre dalla piattaforma gli account che cedono la password a software esterni non approvati da Facebook, che automatizzano gli account facendo azioni di following, unfollowing o visualizzazioni di stories, messaggi e così via.
A luglio 2019 Instagram ha aggiornato i suoi algoritmi e la maggior parte dei bot sono spariti tanto che sono saltati business da milioni di euro come Fuelgram.
Sul web ci sono ancora alcuni bot molto pericolosi che per poche centinaia di euro promettono miracoli, ma presto verranno messi anche loro definitivamente fuori gioco.
TheDirtyJob ricorda che acquisire follower su Instagram tramite bot è sconsigliato non soltanto perché si rischia la rimozione del proprio profilo ma anche sulla base di motivazioni legate alla sicurezza.
Alcuni influencer e brand consegnano con troppa superficialità le loro password a realtà straniere che non mostrano mai la loro identità (chi sono, dove hanno la sede, contatti, termini condizioni d’uso,…). Così tutte le informazioni presenti nell’account possono essere riutilizzate senza limiti da parte di terzi sconosciuti. In alcuni casi, gli account Instagram vengono addirittura messi in vendita al miglior offerente senza che il legittimo proprietario ne sia minimamente consapevole.
Che cos’è il Drip Feed
Con l’espressione Drip Feed non ci si riferisce semplicemente alla pratica che consiste nel “diluire il rilascio dei follower” usando un qualche automatismo. TheDirtyJob spiega che è molto di più ovvero una tecnica usata dai “big insiders“, non dai brand e influencer medi, al fine di dimostrare che i loro account Instagram sono costantemente in crescita (per evidenti questioni commerciali e di marketing).
Le grandi agenzie controllano costantemente quando certi account Instagram perdono follower. “Appena vengono persi – praticamente all’istante – il sistema ne aggiunge di nuovi compensando anche la perdita. Con un lavoro che viene svolto anche tramite apposite campagne, studiando la perdita giornaliera dell’account“.
Alcuni account perdono tutti i giorni dei follower perché Instagram elimina automaticamente lo spam. Chi sa di aver comprato “follower artificiali” ne perde tanti giornalmente e quindi ne deve aggiungere di conseguenza abbastanza per compensare la perdita e aumentare la crescita.
Il sistema messo a punto da TheDirtyJob ha invece permesso a molteplici realtà commerciali di aprire gli occhi su numeri troppo spesso gonfiati “ad arte” aiutando invece a dare valore reale, durevole nel tempo, ai contenuti che davvero meritano.