Una delle applicazioni universalmente più utilizzate per la gestione delle note e degli appunti è Microsoft OneNote. Nel corso degli anni OneNote ha subìto tante modifiche ma c’è un aspetto sul quale aleggia tanta confusione: il futuro dell’applicazione.
OneNote è stato annunciato ormai vent’anni fa e nel 2003 ne fu rilasciata la prima versione. A quell’epoca era un’applicazione decisamente molto innovativa perché permetteva di acquisire anche testo scritto a mano, non soltanto quello digitato con la tastiera. Non c’era alcun pulsante Salva e le note inserite venivano memorizzate via via che esse erano scritte.
Dopo i tanti aggiornamenti degli anni successivi, un passaggio cruciale è quello del 2016 quando fu rilasciato dapprima OneNote 2016 e successivamente OneNote per Windows 10.
All’epoca, infatti, Microsoft stava cercando di spingere l’acceleratore sulle applicazioni UWP (Universal Windows Platform): l’obiettivo era quello di semplificare il porting delle applicazioni sui vari dispositivi agevolando l’utilizzo e soprattutto il riutilizzo di codice che fosse il più possibile “universale”. Il codice poteva essere lo stesso, indipendentemente dalla tipologia e dal fattore di forma del dispositivo: bastava soltanto che il device – PC, notebook, tablet, smartphone – eseguisse Windows.
Ad aprile 2018 Microsoft fece presente che OneNote per Windows 10 avrebbe sostituito OneNote 2016: quella decisione sollevò tante polemiche anche perché OneNote per Windows 10 mancava di tante funzionalità di cui OneNote 2016 poteva invece disporre.
Così, ascoltando le lamentele avanzate dalla comunità, a novembre 2019 Microsoft annunciò l’impegno di continuare a supportare OneNote 2016.
Nonostante l'”inversione a U”, OneNote per Windows 10 era però destinata a restare l’applicazione di riferimento.
Il risultato fu una gran confusione perché due versioni di OneNote convivevano con un set di funzionalità differenti: OneNote per Windows 10, d’altra parte, presentava tante novità particolarmente apprezzabili come il supporto per la dettatura, le opzioni di inking, di riconoscimento delle forme disegnate.
L’idea delle app UWP da sole non ha mai ottenuto il successo che Microsoft sperava (tant’è vero che lo Store oggi accetta la pubblicazione dei tradizionali programmi Win32 e l’azienda di Redmond ha condiviso istruzioni e tool per portare le app UWP su Windows App SDK). Così ad agosto 2021 Microsoft ha cambiato direzione ancora una volta: “consigliamo di eseguire l’aggiornamento all’app OneNote entro ottobre 2025, quando Windows 10 e OneNote per Windows 10 raggiungeranno la fine del supporto“.
Cos’è successo? Incredibilmente la vecchia OneNote 2016 è tornata ad essere l'”app regina” e OneNote per Windows 10 verrà definitivamente abbandonata da Microsoft a metà ottobre 2025, quando anche Windows 10 cesserà di essere supportato come sistema operativo.
Ovviamente Microsoft non parla più di OneNote 2016 ma semplicemente di “OneNote“: OneNote ambisce a raccogliere sotto lo stesso ombrello le migliori funzionalità di OneNote 2016 e di OneNote per Windows 10. OneNote sarà l’unica e la sola versione dell’applicazione che Microsoft continuerà a supportare, anche dopo ottobre 2025.
Per capire quale versione di OneNote state usando basta verificarne il nome, ad esempio nella barra del titolo: se leggete OneNote per Windows 10 si tratta della release UWP; se trovate semplicemente OneNote state usando la versione che eredita la storia e le caratteristiche di OneNote 2016.
Obiettivo di Microsoft è inoltre quello di ampliare il più possibile la diffusione di OneNote: i nuovi sistemi Windows 11 riceveranno automaticamente l’applicazione nel caso in cui non risultasse già installata.
Con la nuova OneNote diventa possibile trascinare le note da un blocco note all’altro (cosa che non si può fare con OneNote per Windows 10, almeno non direttamente).
È inoltre possibile esportare molto facilmente una pagina, una sezione o un intero blocco note; il riconoscimento del testo nelle immagini (OCR) è inoltre velocissimo superando di gran lunga le limitate abilità di OneNote per Windows 10.
Per non parlare dell’integrazione con Outlook, sia per quanto riguarda la condivisione delle note che l’elaborazione delle attività e degli impegni.
Cosa succederà quindi da qui a ottobre 2025? A meno di ulteriori “cambi di rotta”, OneNote per Windows 10 continuerà a essere supportato ma l’impegno di Microsoft risulterà concentrato sullo sviluppo e sull’aggiornamento di OneNote. Per gli utenti di OneNote per Windows 10 che sono soddisfatti delle funzionalità integrate non vi è la pressante necessità di aggiornare: bisognerà farlo, se del caso, solo entro metà ottobre 2025.