Chi si occupa di registrazione video e streaming non può non conoscere OBS Studio. Si tratta di un software libero e open source disponibile per i sistemi Windows, macOS e Linux.
OBS Studio integra un ampio ventaglio di funzionalità evolute: è possibile catturare video in tempo reale da varie sorgenti, attivare registrazione, codifica e trasmissione, comporre scene combinando più flussi multimediali.
La trasmissione dei dati avviene principalmente tramite il protocollo RTMP (Real Time Messaging Protocol) con l’invio che può avvenire verso qualsiasi piattaforma che supporta RTMP, compresi YouTube, Facebook e Twitch.
Poiché molti dei programmi di elaborazione video risultano piuttosto costosi, OBS Studio si presenta come una soluzione di taglio spiccatamente professionale che però può essere utilizzata senza sborsare un centesimo.
Certo, OBS può essere utilizzato semplicemente come programma registra schermo ma anche come strumento versatile e flessibile per trasmettere in streaming passando da una telecamera all’altra creando di fatto una regia davvero efficace.
Le principali caratteristiche di OBS Studio
Sebbene all’inizio possa disorientare, l’interfaccia di OBS Studio integra tutto ciò che serve per lavorare sui flussi multimediali.
Il programma permette di combinare più fonti e creare delle scene: si possono usare le immagini provenienti da una o più telecamere, come le webcam del PC, e – ove possibile – usare fotocamere come webcam per massimizzare la qualità video.
In OBS si possono utilizzare presentazioni, screenshot, immagini, pagine visualizzate da browser Web e molto altro ancora. Con le transizioni si può programmare un passaggio graduale da una scena all’altra.
I filtri OBS permettono l’applicazione del cosiddetto chroma key, di maschere e correzioni cromatiche.
Grazie alla vista multipla, OBS permette di elaborare più scene simultaneamente e passare dall’una all’altra in modo molto semplice e intuitivo.
OBS Studio integra un mixer audio che consente di scegliere quali fonti sonore attivare e usare di volta in volta: è anche possibile registrare dal microfono e, contemporaneamente, acquisire i suoni di sistema.
Ogni flusso audio può essere gestito singolarmente; inoltre, l’utente ha a disposizione algoritmi per la riduzione e soppressione del rumore, per agire sui volumi e applicare un guadagno, attivare la compressione, servirsi di plugin VST.
OBS Studio abbraccia il codec AV1
Il codec AV1 ha bisogno di poche presentazioni: si tratta dell’opzione verso la quale stanno guardando le principali piattaforme di streaming video per distribuire contenuti di qualità riducendo allo stesso tempo la banda di rete impegnata.
Ora che i contenuti multimediali sono sempre più fruibili in streaming, non soltanto on-demand ma anche in modalità live (si pensi agli eventi sportivi), il passaggio al codec AV1 è importante tanto che anche Google e i produttori hardware cominciano a muoversi in tal senso.
Sappiamo ad esempio che i processori Intel Meteor Lake integrano il supporto per il codec AV1 in hardware e l’intera industria sta guardando con grande interesse ad AV1.
Annunciando la disponibilità di OBS Studio 29, OBS Project aveva confermato che il programma supporta gli encoder AMD AV1 per le GPU della serie RX7000, Intel AV1 per le GPU Arc e Intel HEVC.
In tempo per il rilascio di OBS Studio 29.1, gli sviluppatori del programma fanno sapere su GitHub che i codec HEVC e AV1 possono essere utilizzati per lo streaming diretto tramite protocollo RTMP.
YouTube attualmente supporta l’importazione di contenuti AV1 e HEVC via RTMP come funzione beta (al momento viene ancora consigliato l’utilizzo di H.264).
Al di fuori dello streaming su YouTube la nuova funzionalità di OBS Studio è stata testata anche con FFmpeg che funge da server RTMP.