Il mercato dei servizi VPN è diventato col tempo davvero molto affollato tanto che è sempre più complesso orientarsi e scegliere il servizio che meglio si adatta alle proprie necessità.
Abbiamo visto cos’è una VPN e come questo tipo di servizi permettano di superare le censure, accedere a risorse diversamente irraggiungibili, proteggere la privacy e scavalcare le limitazioni geografiche, comprese quelle imposte dalle varie piattaforme di streaming video online.
Uno dei nomi più noti che vanta un’esperienza decennale nel settore è NordVPN: si tratta di una delle soluzioni VPN che sono cresciute di più nel corso degli anni in termini di infrastruttura, funzionalità, prestazioni e garanzie in termini di tutela della privacy. Una crescita talmente marcata che ha portato alla presentazione di NordLayer, VPN per la protezione di client, workstation e server aziendali.
Per un periodo di tempo limitato NordVPN viene proposto con uno sconto del 60% attivando il più economico piano di abbonamento biennale (solo 2,89 euro al mese).
La politica applicata da NordVPN è “soddisfatti o rimborsati“: nel caso in cui il servizio non si rivelasse adatto alle proprie necessità, è possibile chiedere e ottenere un rimborso completo entro 30 giorni dall’ordine.
Oltre alla VPN online NordVPN offre anche un completo ed efficace gestore delle password. NordPass consente di amministrare le proprie credenziali di accesso in un unico posto proteggendole da qualunque tentativo di sottrazione da parte di soggetti terzi.
Il piano base di NordPass è gratuito, può memorizzare un numero illimitato di password e non richiede la registrazione di alcuna carta di credito.
Cos’è NordVPN e come funziona
NordVPN è un servizio VPN che per gli utenti finali si rivela semplicissimo da usare: basta installare l’applicazione per Windows, macOS, Linux, Android e iOS, collegarsi a uno dei server di uscita e proteggere la navigazione online.
Per impostazione predefinita tutti i dati inviati e ricevuti sulla rete Internet non seguiranno più le “rotte” abituali ma transiteranno attraverso un tunnel cifrato, creato tra il dispositivo client dell’utente e il server di NordVPN.
NordVPN non protegge quindi soltanto la navigazione sul Web: il traffico generato da qualunque applicazione installata sul dispositivo passerà attraverso la VPN indipendentemente dalla tipologia di traffico e dalla porta utilizzata.
I server remoti, qualunque applicazione o programma si utilizzi, non “vedranno” più l’indirizzo IP pubblico assegnato all’utente dal provider di telecomunicazioni italiano da questi scelto ma potranno rilevare soltanto l’indirizzo IP del nodo di uscita dalla rete NordVPN.
NordVPN integra tutte le protezioni contro gli attacchi che possono portare a esporre l’indirizzo IP reale dell’utente (compreso il problema del DNS leak); inoltre adotta una ferrea politica no-log. Ciò significa che nessun dato sulle attività online degli utenti vengono memorizzate: la policy applicata da NordVPN è inoltre periodicamente oggetto di certificazione.
Con un unico abbonamento a NordVPN, inoltre, è possibile collegare fino a 6 dispositivi che saranno automaticamente protetti. Non solo, con tanti router compatibili l’accesso a NordVPN può essere configurato su tale dispositivo: ciò significa che con un’unica operazione si proteggeranno tutti i sistemi collegati al router via WiFi o cavo Ethernet (si supererà così anche il limite delle 6 unità perché il router conta come un singolo dispositivo).
Cos’è lo split tunneling
Una delle caratteristiche più interessanti di NordVPN è che il servizio supporta lo split tunneling ovvero la possibilità di indicare esplicitamente quali applicazioni devono usare o meno la VPN.
Dalla schermata principale di NordVPN basta cliccare sull’icona dell’ingranaggio quindi scegliere Split tunneling e infine Disable VPN for selected apps oppure Enable VPN for selected apps only: nel primo caso si possono indicare le applicazioni il cui traffico non deve transitare attraverso la VPN di NordVPN, nel secondo si possono invece specificare le applicazioni per le quali la VPN deve essere attivata.
Così facendo è possibile discostarsi, in caso di necessità, dallo schema di funzionamento predefinito: anziché far passare tutti i dati per l’infrastruttura di NordVPN, compresi quelli relativi agli aggiornamenti del sistema operativo e a tutte le app in uso, si può scegliere di ridurre il “raggio d’azione”. I programmi esclusi con la funzione Split tunneling continueranno a comunicare in rete come sempre, utilizzando le tabelle di routing abituali.
NordVPN: come collegarsi alla rete alla massima velocità
Uno dei tanti fiori all’occhiello di NordVPN è il fatto di consentire la scelta di un ampio ventaglio di server VPN verso i quali stabilire la connessione.
Servendosi della schermata principale dell’applicazione si può scegliere di uscire sulla rete Internet con un server appartenente a un’altra nazione: basta effettuare una selezione dall’elenco All countries.
NordVPN supporta al momento ben 5.400 server VPN fisicamente distribuiti in 60 Paesi.
Per impostazione predefinita NordVPN utilizza sempre il server di uscita che risulta al momento più performante (Fastest) ma l’utente ha la possibilità di scegliere anche la città preferita e il singolo server VPN.
Cosa poco comune ad altre VPN concorrenti, NordVPN consente di attivare una connessione Double VPN: per massimizzare la protezione dell’utente la connessione viene dapprima stabilita verso un nodo della rete NordVPN che a sua volta si collega con un secondo server di uscita. Nell’esempio in figura, cliccando due volte su Double VPN è stata stabilita una connessione VPN che effettua il routing dei dati prima verso la Svizzera per poi uscire sulla rete Internet usando un server fisicamente situato in Olanda.
Anche in questo caso, cliccando sui tre puntini a destra della voce Double VPN, è possibile personalizzare i server VPN che si vogliono utilizzare.
L’indirizzo IP pubblico che i server remoti rileveranno corrisponde a quello che viene restituito da NordVPN toccando l’icona “i”: nel caso della connessione Double VPN corrisponde a quello del secondo server della “catena”.
Caratteristica quasi esclusiva, NordVPN offre la possibilità di usare anche Onion over VPN: si tratta di una funzione speciale che unisce i vantaggi della rete Tor con la sicurezza aggiuntiva di un tunnel VPN.
Di norma per navigare sul Web usando la rete Tor si dovrebbe utilizzare un programma con Tor Browser: attivando la funzione Onion over VPN si può invece sfruttare qualunque browser.
Infine, NordVPN offre anche la modalità P2P particolarmente indicata per chi utilizza applicazioni peer-to-peer come quelle per il VoIP oppure per lo scambio di file in rete (BitTorrent).
Per disconnettersi dalla VPN basta fare clic o toccare Disconnect: NordVPN consente di scollegarsi immediatamente con la possibilità tuttavia di riattivare in automatico la connessione trascorsi 5, 15 o 60 minuti.
Attivazione VPN automatica e kill switch
Una VPN rappresenta un ottimo baluardo per la sicurezza e la riservatezza dei dati dell’utente quando si utilizza una rete WiFi pubblica oppure aperta.
Accedendo alla sezione Auto-connect si può fare in modo che dopo la connessione a una rete WiFi potenzialmente insicura oppure a tutte le reti wireless NordVPN stabilisca in automatico il collegamento VPN. Anche in questo caso si può definire un elenco di reti WiFi fidate (Trusted Wi-Fi networks): la connessione a queste reti non comporterà l’attivazione della VPN.
Con la funzione Kill switch è possibile impostare la disattivazione della connessione Internet allorquando il collegamento VPN venisse meno. In questo modo è possibile evitare la condivisione accidentale di informazioni usando il proprio indirizzo IP pubblico reale.
NordVPN: infrastruttura fortemente orientata su sicurezza e prestazioni
Per inviare e ricevere dati attraverso un tunnel VPN si possono usare diversi protocolli: abbiamo visto quanto la scelta del protocollo incide sulle prestazioni della rete VPN.
Di norma NordVPN utilizza il protocollo VPN NordLynx ovvero un’efficace implementazione di WireGuard.
Rispetto ad esempio al noto OpenVPN, WireGuard si mette in evidenza per il codice snello, per l’uso di algoritmi crittografici moderni, per le migliori prestazioni e per la possibilità di stabilire connessioni ancora più stabili. È addirittura possibile passare da una rete all’altra (connessione dati dell’operatore di telefonia mobile, connessione via cavo Ethernet o WiFi) senza perdere il collegamento VPN.
Provate a misurare le prestazioni della rete con e senza VPN abilitata: lanciando uno speed test la banda disponibile di solito corrisponde a quella messa a disposizione dall’operatore di telecomunicazioni. In molti casi, lanciando il comando traceroute (a patto ovviamente di scegliere server dislocati in Italia o in Paesi vicini) è spesso si raggiungerà il server di destinazione con un numero inferiore di “salti” (hop) e con latenze contenute.
La connessione viene stabilita usando il cifrario sicuro AES-256-CBC e al di sopra di esso viene abilitato ad esempio il protocollo NordLynx per fornire il massimo livello di sicurezza possibile.
Protezione dalle minacce con NordVPN
NordVPN integra anche un meccanismo che aiuta a proteggere l’utente dalle principali minacce online.
È possibile attivare su richiesta un meccanismo che aiuta a bloccare malware, gli annunci truffaldini e i componenti utilizzati per tracciare gli spostamenti e le attività degli utenti sul URL.
Grazie alla funzione di scansione del dark web è possibile verificare se qualche dato che riguarda l’utente sia noto ai criminali informatici.
Infine, è possibile proteggere l’accesso all’account dell’utente e la sua gestione grazie all’autenticazione a due fattori.
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L’iscrizione a NordVPN è comunque annullabile in qualunque momento facendo riferimento al pannello di gestione del proprio account utente.