Secondo Nokia molti produttori di display LCD ai quali la società finlandese si è affidata, avrebbero fatto “cartello” gonfiando i prezzi degli schermi a cristalli liquidi. L’azienda ha quindi avviato due cause legali, l’una nel Regno Unito, l’altra negli USA, citando in giudizio ben undici società: LG Display, Samsung Electronics, Sharp, Hitachi, Toshiba, Chunghwa Picture Tubes, Epson Imaging Devices, Philips, Tatung, Seiko Epson ed AU Optronics. Di recente anche la statunitense AT&T aveva presentato una denuncia simile sospettando l’esistenza di un “cartello” tra produttori.
Non è ancora chiara quale sia l’entità del risarcimento danni chiesto da Nokia dal momento che la notizia sembra essere rimbalzata a livello internazionale prima ancora che la macchina legale si fosse messa effettivamente in moto.
E’ altamente probabile che nelle prossime ore inizino ad arrivare i primi commenti e le prime prese di posizione sull’argomento. Mark Durrant, portavoce di Nokia, ha comunque dichiarato alla “Associated Press” come la richiesta danni “non sia insignificante”.
“Nokia ha avviato le procedure legali con l’obiettivo di recuperare gli addebiti eccessivi pagati in forza di attività di catello che sono al momento sotto investigazione governativa”, si legge in una nota della società scandinava.