La rete 5G è in fase di dispiegamento e potenziamento sull’intero territorio nazionale. Tuttavia, non tutte le implementazioni della rete mobile di quinta generazione sono uguali: con il termine 5G Standalone (5G SA) viene fatto riferimento a una rete capace di autosostenersi senza dipendere da nessun’altra tecnologia sottostante.
Le reti 5G SA assicurano molteplici benefici in termini di prestazioni in downstream e in upstream (compresa la riduzione della latenza), copertura, riduzione dei consumi energetici e sicurezza. Inoltre consentono l’utilizzo di caratteristiche evolute come il networking slicing ovvero un meccanismo che abilita un’efficace gestione e ripartizione delle risorse disponibili tra i clienti mobili garantendo la capacità di ogni singolo collegamento di rete.
Di recente avevamo parlato di Dynamic End-user Boost, una soluzione che proprio Ericsson ha presentato per consentire agli utenti di migliorare la connessione proprio quando ne hanno più bisogno.
Le network slice, spiegano Ericsson e TIM, sono porzioni di rete logiche virtuali che supportano diversi casi applicativi con caratteristiche e requisiti particolari. Una stessa rete fisica 5G può avere molteplici slice, ciascuna dedicata a servizi o clienti specifici offrendo quindi una maggiore flessibilità, un uso efficiente delle risorse di rete e maggiori opportunità alle aziende che a loro volta possono utilizzare servizi differenziati con specifici requisiti di velocità, latenza e affidabilità.
Per dimostrare i vantaggi della nuova tecnologia in un ambiente industriale, Ericsson e TIM hanno messo in campo tre applicazioni innovative presso la sede Comau di Torino, azienda che fa parte del gruppo Stellantis e opera nell’automazione industriale.
Il primo caso d’uso oggetto della sperimentazione ha riguardato il movimento di un robot che, attraverso un collegamento radio a bassissima latenza, produce una replica digitale dove il movimento del robot meccanico e dei rispettivi rendering virtuali sono perfettamente sincronizzati. Grazie al costante aggiornamento del sistema centrale, è possibile decidere il miglior processo produttivo in base ai parametri di lavoro.
La seconda applicazione è relativa al monitoraggio in tempo reale degli asset industriali: i dati vengono acquisiti da diversi sensori e inviati a un’applicazione che li utilizza per migliorare la pianificazione degli interventi di manutenzione predittiva, i processi produttivi e la qualità.
Integrandosi con la piattaforma digitale di Comau in.Grid il sistema messo a punto permette di riconoscere in modo efficace e tempestivo ogni deviazione dal normale funzionamento. L’assistenza remota e l’accesso a risorse basate sul cloud, come video ad alta definizione e connessioni in tempo reale con dispositivi basati sulla realtà aumentata, riducono fortemente i tempi di riparazione in caso di guasto.
Il terzo caso ha a che fare con una soluzione di telepresenza immersiva in uno scenario di assistenza remota avanzata: il personale di manutenzione presente sul sito è assistito remotamente da un esperto al fine di risolvere un guasto sfruttando sia la realtà aumentata che tutorial digitali. Grazie all’elevata capacità di banda della rete 5G è infatti possibile per l’operatore condividere ciò che vede in tempo reale con gli esperti in remoto, con benefici sulle tempistiche e sui costi.
I protagonisti dei test che hanno fatto uso del network slicing sono concordi sul “ruolo abilitante” del 5G in scenari di business personalizzati come ad esempio quelli legati all’Industry 4.0.
Il network slicing svolgerà un ruolo cruciale nella creazione di servizi innovativi, accelerando la trasformazione digitale di tutte le imprese. Grazie ad avanzate tecnologie per una gestione efficiente delle risorse di rete, sviluppate nei centri di ricerca e sviluppo Ericsson in Italia, gli operatori possono realizzare nuovi casi d’uso per diversi settori industriali e sfruttare nuove opportunità di mercato.
L’iniziativa di Ericsson, TIM e Comau si inserisce nell’ambito del progetto 5Growth (5G-enabled Growth in Vertical Industries) finanziato dall’Unione Europea: avviato nel 2019, esso si concentra sullo sviluppo di soluzioni 5G in grado di soddisfare i rigorosi requisiti di importanti settori verticali come Industry 4.0, Trasporto ed Energia, seguendo un approccio basato sulla sperimentazione sul campo.