Il vento in Microsoft è cambiato. La lettera che il nuovo CEO del colosso di Redmond, Satya Nadella, ha inviato ai 130.000 dipendenti dell’azienda è la conferma di una decisa virata rispetto alla rotta in precedenza battuta dal timoniere Steve Ballmer.
Il predecessore di Nadella aveva puntato sulla strategia “devices and services” descrivendo Microsoft come una società impegnata, ad esempio, sia sui dispositivi hardware come il tablet Surface, sia sui servizi in abbonamento come Office 365.
Nella sua missiva, Nadella ha fatto un paio di volte riferimento ai termini “devices and services” con l’intento, però, di prenderne platealmente le distanze.
“Dobbiamo lavorare su una nostra strategia univoca“, ha scritto spiegando che sebbene l’impostazione di Ballmer abbia dato certamente il via all’indispensabile trasformazione di Microsoft, è giunta l’ora di voltare decisamente pagina.
Nel memorandum firmato da Nadella – che inizialmente avrebbe dovuto essere diffuso internamente all’azienda ma che poi è stato pubblicato online sul sito ufficiale di Microsoft (vedere questa pagina) – l’amministratore delegato del gigante fondato da Bill Gates usa i termini “productivity and platforms” in luogo di “devices and services“.
Secondo il CEO di Microsoft, la sua azienda non deve più guardare prevalentemente ad una sola piattaforma (i.e. Windows) ma deve spaziare su quelle della concorrenza. I prodotti Microsoft, insomma, debbono funzionare allo stesso modo indipendentemente dalla piattaforma ed in maniera interoperabile.
È questo il primo messaggio che lancia Nadella anche se, a ben guardare, non si tratta di nulla di nuovo visto che il concetto era stato già rimarcato nei mesi scorsi.
Microsoft, inoltre, deve saper realizzare le migliori soluzioni per la produttività e calvacare abilmente le opportunità di business offerte dal paradigma “cloud”, della più totale mobilità.
“Mobile-first” e “Cloud-first” è il mantra di Nadella: “produttività per noi non significa solo documenti, fogli elettronici e slide. Ripenseremo il concetto di produttività per gli utenti che oggi si trovano a nuotare un mare di dispositivi, app, dati e social network“.
Microsoft non sarà un’azienda vocata solamente alle soluzioni enterprise: “penseremo a ciascun nostro utente in una doppia veste; alle persone che utilizzano la tecnologia sul lavoro o a scuola e, contemporaneamente, ne fanno largo uso nella vita privata“, scrive Nadella.
Microsoft continuerà a trarre profitto dai suoi clienti enterprise (Azure e Windows Server vengono adeguatamente “celebrati”) ma, allo stesso tempo, Nadella esprime chiaramente la volontà di non abbandonare le piccole e medie imprese così come il mondo consumer sgombrando anche il campo dal ventilato accantonamento del progetto Xbox.
Nadella ha posto l’accento, più volte, sul concetto di “esperienza” che – nella nuova filosofia di Microsoft – farà sempre più coppia con “lavoro“. Infine, un apprezzamento per Skype Translator il traduttore simultaneo che, secondo Nadella, “cambierà il mondo“: Skype Translator, traduttore universale entro fine anno.