NVidia ha ufficialmente annunciato il ritiro della sua offerta per l’acquisizione di ARM che nel corso degli ultimi mesi aveva fatto drizzare le antenne alle principali autorità che si occupano di antitrust.
Già qualche settimana fa voci sempre più pressanti avevano ipotizzato l’abbandono del progetto di acquisizione di ARM da parte di NVidia e adesso con un comunicato diramato attraverso il sito dell’azienda la società conferma la conclusione definitiva dei negoziati con l’attuale proprietaria di ARM, Softbank.
Dopo un anno e mezzo di trattative NVidia è quindi costretta a gettare la spugna. Bastoni tra le ruote erano stati posti in particolare dagli attuali clienti di ARM, tra cui Qualcomm e Microsoft, che avevano sollevato legittime preoccupazioni circa le potenziali implicazioni sul piano della concorrenza che un’acquisizione come quella dell’azienda britannica avrebbe portato con sé.
ARM non produce chip ma cede a soggetti terzi i diritti di utilizzo della sua proprietà intellettuale: per creare SoC destinati a molteplici segmenti di mercato aziende di tutto il mondo si appoggiano proprio al design ARM. Per dare un’idea della portata di un’eventuale acquisizione da parte di NVidia, la stessa Huawei vedeva a rischio l’accesso ai SoC ARM.
L’antitrust del Regno Unito, Paese in cui ha sede legale ARM, stava indagando sul possibile impatto dell’acquisizione in materia di prezzi e qualità dei prodotti così come sulle implicazioni sul versante della sicurezza nazionale esaminando eventuali problematiche di natura monopolistica. Argomenti molto simili sono stati oggetto di verifiche da parte degli organi competenti sia in Europa che negli Stati Uniti.
Jensen Huang, CEO di NVidia, non parla comunque di sconfitta e anzi “rilancia” spiegando che “ARM ha un futuro brillante dinanzi a sé e noi continueremo a supportarli come orgogliosi licenziatari per i decenni a venire“, ha detto. “Anche se non saremo parte di un’unica azienda collaboreremo strettamente con ARM. Mi aspetto che ARM sia l’architettura per CPU più importante nel corso del prossimo decennio“.
SoftBank, nel frattempo, ha confermato che porterà ARM in borsa anche se non ha fornito ulteriori dettagli in merito.