Il “grande giorno” del lancio di NVidia Ampere, la nuova architettura per le schede video progettate e prodotte dalla società di Jen-Hsun Huang, non ha deluso le aspettative.
NVidia non si è limitata a presentare soltanto i prodotti top di gamma ma ha anche svelato una scheda attesissima come la RTX 3070.
Ampere rappresenta senza dubbio uno dei più importanti salti generazionali nella storia dell’industria delle schede grafiche general-purpose ad alte prestazioni.
Essa infatti ha in sé le medesime caratteristiche chiave di Turing, architettura utilizzata dalla serie RTX 20: shader, core RT destinati a velocizzare le attività connesse con il ray-tracing, core tensor (intelligenza artificiale e DLSS 2.0: NVidia migliora qualità grafica e rendimento delle sue schede RTX con DLSS 2.0).
Con Ampere, tuttavia, gli ingegneri di NVidia hanno fatto crescere esponenzialmente la potenza di Turing al punto che le schede di nuova generazione possono raggiungere i 30 TeraFLOP sul versante shader, 58 TeraFLOP nel ray-tracing e 238 TeraFLOP nelle elaborazioni collegate all’intelligenza artificiale (core tensor).
Le nuove schede grafiche di casa NVidia, inoltre, utilizzano il processo produttivo a 8 nm di Samsung oltre alle memorie GDDR6X di Micron per fornire una banda passante impressionante. Tanto che le prestazioni appaiono addirittura raddoppiate rispetto a Turing e la qualità grafica risulta migliorata in ray-tracing senza incidere negativamente sulle performance.
Durante la presentazione è stato posto l’accento anche sulla nuova soluzione per la dissipazione del calore: Jen-Hsun Huang ha detto che il nuovo sistema di raffreddamento aiuta a ridurre le temperature fino a 20 gradi rispetto alle soluzioni utilizzate sulla RTX 20 Founders Edition.
Da evidenziare anche la tecnologia NVidia I/O che permette di utilizzare la GPU per velocizzare la gestione dei carichi di lavoro riducendo il workload delle unità SSD e l’utilizzo della CPU. Il sistema è già supportato da Microsoft ed è una sorta di revisione del meccanismo adoperato sulle console Xbox Series X.
Le principali caratteristiche delle nuove schede RTX 30 basate sull’architettura NVidia Ampere
Tre le schede Ampere annunciate per il momento da Jen-Hsun Huang: RTX 3090, RTX 3080 e RTX 3070.
La GeForce RTX 3090 è la più potente soluzione grafica basata su NVidia Ampere. La GPU è una GA102 a 8 nm con 10.496 shader, 328 unità texture, 96 unità raster, 656 core tensor, 164 core RT.
La scheda che lavora a 1.410 MHz-1.695 MHz, permette di raggiungere 35,8 TeraFLOP nei calcoli FP32, monta 24 GB di memoria GDDR6X a 19,5 GHz, usa un bus a 384 bit ed è contraddistinta da un TDP di 350W.
Richiede un connettore a 12 pin e un’alimentazione da 750W.
RTX 3090 sarà disponibile dal 17 settembre al prezzo di 1.549 euro. In termini di prestazioni supera del 50% una RTX 2080 Ti offrendo pieno supporto per la risoluzione 8K.
GeForce RTX 3080 è una “via di mezzo”: monta lo stesso chip grafico della sorella maggiore, lavora a 1.410 MHz-1.710 MHz e utilizza 8.704 shader, 272 unità texture, 88 unità raster, 544 core tensor, 136 core RT; raggiunge i 29,7 TeraFLOP di potenza in FP32; utilizza 10 GB di memoria GDDR6X a 19 GHz.
Il bus è in questo caso a 320 bit e il TDP è pari a 320W.
Richiede un connettore a 12 pin e un’alimentazione da 700W.
Sarà disponibile dal 17 settembre al prezzo di 719 euro. Secondo NVidia la RTX 3080 raddoppia le prestazioni di una RTX 2080.
Infine, GeForce RTX 3070 è la scheda più abbordabile di nuova generazione. In questo caso viene utilizzato un chip GA104 in 8 nm con la scheda che lavora a frequenze di clock comprese tra 1.410 MHz e 1.695 MHz.
La RTX 3070 poggia il suo funzionamento su 5.888 shader, 184 unità texture, 64 unità raster, 368 core tensor, 92 core RT. Permette di raggiungere 19,9 TeraFLOP di potenza in FP32, utilizza 8 GB di GDDR6 a 16 GHz, bus a 256 bit ed è contraddistinta da un TDP di 220W.
Richiede un connettore a 12 pin e un’alimentazione da 600W.
Sarà disponibile in ottobre al prezzo di 519 euro con una potenza superiore alla RTX 2080 Ti e un salto generazionale più evidente rispetto a quello registrato all’epoca rispetto all’architettura Pascal.