NVIDIA ha mostrato buona parte della sua “artiglieria” basata su architettura Pascal. La società di Santa Clara (California) ha infatti tolto il velo da quella che, per il momento, sarà la “regina” delle sue schede grafiche: la GTX 1080.
I tecnici di NVIDIA hanno voluto rimarcare l’immenso lavoro in termini di ricerca e sviluppo, valso investimenti di miliardi di dollari, che è stato compiuto per arrivare al lancio della GTX 1080. La scheda utilizza il chip GP104 (Pascal) realizzato con un processo costruttivo a 16 nm (produzione TSMC) e propone 8 GB di memoria GDDR5X.
Sempre secondo la società, la GTX 1080 surclasserebbe – come performance – anche una GTX Titan X e una 980 installate in configurazione SLI.
La scheda non utilizza un raffreddamento a liquido e la GPU può lavorare a 2,1 GHz (la memoria a 11 GHz), circa il doppio rispetto ai prodotti attualmente in commercio.
Riferendosi alle specifiche della nuova scheda, NVIDIA la descrive come il doppio più potente rispetto alla GTX Titan X riuscendo ad arrivare a 9 TeraFLOPS in overclocking oltre che tre volte più efficiente dal punto di vista energetico dal momento che consuma solamente 180 W. Viene inoltre impiegato un solo connettore PCIe a 8 pin.
Durante la dimostrazione, la temperatura della GPU non ha mai superato i 67 °C.
Sulla carta, la memoria GDDR5 consentirà di beneficiare di una velocità di trasferimento dati pari a 320 GB/s. Se però, come avviene con l’architettura Maxwell, la compressione dei dati operata in tempo reale consentirà di ottenere un ulteriore 25% di banda, la velocità di trasferimento dati salirà fino a 400 GB/s.
Il prezzo? 599 dollari e sarà disponibile a partire dal prossimo 27 maggio.
L’altra “star” dell’evento appena concluso è la nuova GTX 1070, scheda da 6,7 TeraFLOPS (il doppio rispetto alla 970), 8 GB di memoria DDR5.
La GTX 1070 costerà 379 dollari e sarà immessa sul mercato il 10 giugno.
Le schede grafiche appena presentate da NVIDIA consentiranno sempre di “pilotare” fino ad un massimo di tre display contemporaneamente con un’importante differenza rispetto al passato: esse potranno modificare in tempo reale la prospettiva delle immagini.
L’effetto che si otterrà, in questo modo, è quello che si ha quando ci si affaccia ad una finestra, con le immagini in movimento che non appariranno più proiettate su di un piano.
Una funzionalità, questa, che troverà immediata applicazione anche nella realtà virtuale.