Elon Musk ha dichiarato pubblicamente che i primi modelli di auto Tesla dotate di guida autonoma di livello 5 saranno pronte entro fine 2020.
Secondo il SAE (Society of Automotive Engineers), comitato internazionale che sviluppa linee guida per la realizzazione di veicoli autonomi il livello 5 corrisponde proprio a un veicolo in grado di districarsi in maniera totalmente autonoma nel traffico, senza bisogno di alcun supporto umano.
Si tratta di un punto sul quale Musk insiste da tempo: proprio l’intervento umano è spesso causa di errori e incidenti stradali. È quindi importante che anche i paletti burocratici imposti nei vari Paesi possano essere superati con maggiore semplicità.
Così, la funzionalità Autopilot delle vetture Tesla è destinata a costare di più, fino al momento in cui il sistema di livello 5 sarà attivabile da parte dei clienti.
Ad aprile 2020 Musk aveva rivelato che uno dei prossimi obiettivi delle sue aziende consiste nel mettere a punto una flotta di “robotaxi“, ossia veicoli guidati esclusivamente dall’intelligenza artificiale – senza la presenza di alcun conducente – che possano accogliere gli utenti e condurli in totale sicurezza alla destinazione impostata. “Il grande punto interrogativo è però il parere delle autorità“, aveva osservato Musk.
In merito ad Autopilot nelle pagine utili per l’acquisto di una Tesla, l’azienda scrive: “le funzioni attualmente abilitate richiedono la supervisione attiva del conducente e non rendono il veicolo autonomo“. A conferma, come osservano in molti, che i veicoli attuali dell’azienda amministrata da Musk sono al momento considerabili come di livello 2.
Quasi pronta anche l’interfaccia computer-cervello umano, battezzata Neuralink
Di Neuralink avevamo parlato più di 3 anni fa (Neuralink, il cervello si connette con il computer: il nuovo progetto di Elon Musk) quando Musk illustrò per la prima volta l’ambizioso e apparentemente fantascientifico progetto.
Stando a quanto rivela Musk, vi sarebbero aggiornamenti importanti sul progetto che mira a offrire un’interconnessione tra computer e cervello umano. Le novità arriveranno a fine agosto, con particolare riferimento – secondo l’imprenditore e inventore sudafricano con cittadinanza canadese naturalizzato statunitense – al trattamento di epilessia e lesioni spinali. “Se non puoi batterli, unisciti a loro” ha scritto Musk su Twitter in un criptico messaggio che anticipa l’evento incentrato su Neuralink del prossimo 28 agosto.
Come confermato quest’oggi dallo stesso imprenditore, il primo obiettivo di un’interfaccia uomo-computer come Neuralink sarebbe proprio l’assistenza medica aiutando: “aiutare i pazienti in caso di gravi lesioni cerebrali è la nostra prima priorità“, ha dichiarato.