È stato Tristan Nitot, nei giorni scorsi (vedere l’articolo Browser più veloci, leggeri e sicuri: la nostra intervista a Tristan Nitot) a riportare l’attenzione su “Boot to Gecko“, il sistema operativo che Mozilla sta terminando di mettere a punto e che si rivolge a tutte le principali piattaforme mobili.
Il nome definitivo del prodotto è stato reso pubblico, quest’oggi, da parte di Mozilla: addio quindi a “Boot to Gecko” e benvenuto a Firefox OS, una ridenominazione motivata dal fatto che il browser opensource è sicuramente un marchio più conosciuto da parte degli utenti.
L’obiettivo di Firefox OS è quello di creare una piattaforma completa ed autonoma basata su tecnologie web aperte e gettare le fondamenta per lo sviluppo di applicazioni migliori sia per desktop che per dispositivi mobili.
I primi smartphone a cuore Firefox OS dovrebbero essere prodotti dalla cinese ZTE e da TCL Communication Technology (Hong Kong). Notevole interesse è stato manifestato da numerosi operatori telefonici quali Sprint negli Stati Uniti, Deutsche Telekom in Germania, Telefonica in Spahgna, Telenor in Norvegia e Telecom Italia, nel nostro Paese.
Firefox OS affonda le sue radici nelle nuove specifiche di HTML5 cercando di fungere da volano per la loro adozione anche in campo “mobile”. Ogni funzionalità telefonica e ciascuna applicazione integrata in HTML5 non è altro che un’applicazione basata su HTML5 e JavaScript operante da un ambiente di lavoro assimilabile ad un normale browser web. Speciali API, sviluppate da Mozilla, permetteranno ai programmatori di accedere rapidamente all’hardware.
I tecnici di Mozilla hanno voluto sottolineare quanto sia parsimonioso Firefox OS in termini di occupazione delle risorse hardware: il sistema operativo sarà in grado di girare senza problemi anche sugli smartphone più economici.
Firefox OS non costerà nulla ai produttori di smartphone e sarà distribuito sotto forma di pacchetto opensource, eventualmente modificabile a seconda delle proprie esigenze.