Configurare un browser come predefinito era un’operazione molto semplice fintanto che non è arrivato Windows 10. Con l’imminente lancio di Windows 11, però, Microsoft ha cambiato ancora le carte in tavola.
Modificare il browser diventa più complicato in Windows 11 perché il sistema operativo chiede di associare ogni singolo formato di file e protocollo supportato, ad esempio HTM, HTML, MHTML, MHT, PDF, SHTML, SVG, XHT, XHTML, FTP, HTTP e HTTPS.
La decisione di Microsoft ha sollevato un coro di critiche da parte di alcuni tra i più noti produttori di browser alternativi ad Edge, prodotto che viene installato e offerto come opzione predefinita sia in Windows 10 che in Windows 11.
Per un utente normale configurare come predefinito un browser diverso da Edge in Windows 11 diventa una procedura articolata, noiosa e inutilmente complicata perché è necessario modificare l’associazione con ogni singolo tipo di file e protocollo.
Con un’operazione che ha come palese obiettivo quello di protestare platealmente per la strada imboccata da Microsoft che contribuirebbe a penalizzare la concorrenza, Mozilla sono sostiene di aver trovato la soluzione.
Gli ingegneri software di Mozilla hanno effettuato il reverse engineering della funzione integrata in Edge che permette di impostare il browser Microsoft come predefinito ripristinando le impostazioni predefinite.
Analizzando il comportamento di Edge, Mozilla ha replicato la stessa ricetta in Firefox ed è riuscita a fare in modo di configurare il suo browser come predefinito con un solo semplice clic. Come dovrebbe essere.
Le modifiche sono state introdotte ad agosto 2021 con il rilascio di Firefox 91 e permettono agli utenti di Windows 10 di modificare velocemente il browser predefinito, senza alcun passaggio aggiuntivo. Mozilla promette che lo stesso intervento sarà possibile anche con il lancio di Windows 11.
Da parte sua Microsoft si è limitata a dichiarare che quanto realizzato da Mozilla consiste in una funzione non supportata lasciando intendere che un’eventuale modifica sul comportamento di Windows, distribuita attraverso il rilascio di una patch potrebbe introdurre qualche contromisura.
Microsoft ha dalla sua parte alcuni motivi ragionevoli legati alla sicurezza per proteggere la configurazione del browser e dei suoi componenti da eventuale codice malevolo (browser hijacking). Intervenire sulla modifica del browser predefinito da parte delle aziende che forniscono prodotti in diretta concorrenza dovrebbe essere permesso in via ufficiale e mediante apposite API.