Fino ad oggi Windows Server ha cercato di tenere il passo delle versioni desktop del sistema operativo Microsoft con un nuovo aggiornamento rilasciato a cadenza semestrale. Un timing assolutamente inaccettabile in ambito server per installazioni che devono essere supportate a lungo nel tempo e subire poche modifiche.
Fortunatamente lo schema di rilascio degli aggiornamenti per Windows Server cambierà presto.
Insieme con Windows 11, infatti, Microsoft si accinge a rilasciare la versione finale di Windows Server 2022, nuovo sistema operativo per i sistemi server che offrirà funzionalità di sicurezza avanzate strutturate su più livelli, una maggiore integrazione con la piattaforma cloud Azure e una piattaforma per gestire gli aspetti applicativi molto più flessibile e versatile rispetto al passato.
Una delle novità più importanti di Windows Server 2022 riguarderà però proprio l’approccio usato per la distribuzione degli aggiornamenti.
Windows Server 2016 e Windows Server 2019 hanno ricevuto aggiornamenti ogni 6 mesi, proprio come la versione desktop di Windows 10. Ciascun sistema operativo prevede comunque anche la speciale edizione LTSC (Long-Term Servicing Channel) con supporto esteso che permetterà di continuare a usare i due sistemi rispettivamente fino al 2026 e 2029 approfittando del supporto che Microsoft garantirà.
Con il lancio di Windows Server 2022 Microsoft vuole semplificare il tutto offrendo agli utenti un’unica edizione server: la LTSC. Il nuovo Windows per server riceverà gli aggiornamenti delle funzionalità ogni 2 anni (saranno essi stessi LTSC) e ognuna di queste versioni avrà 10 anni di supporto.
Durante l’intero ciclo di supporto delle edizioni LTSC Windows riceve solo aggiornamenti di manutenzione (correzioni di bug e patch di sicurezza) ma non riceve alcuna caratteristica o funzionalità aggiuntiva.
Un cambiamento che sarà certamente apprezzato dagli amministratori di sistema che non possono permettersi di aggiornare i server due volte all’anno. Potranno così accantonare la necessità di applicare frequenti aggiornamenti beneficiando del supporto per 10 anni.
Microsoft continuerà comunque a offrire un percorso di aggiornamento semestrale utile soprattutto per i server dedicati alla virtualizzazione dei container e ai microservizi.
Windows Server 2016 (versione 1607) e Windows Server 2019 (versione 1809) continueranno a ricevere aggiornamenti fino al 2027 e 2029 rispettivamente. Che dire del resto delle installazioni che hanno ricevuto nuove versioni ogni 6 mesi?
Attualmente, Windows Server ha, nel suo canale semestrale, tre versioni: 1909, 2004 e 20H2. La prima non è più supportata dallo scorso mese di maggio, la seconda cesserà di essere supportata a dicembre 2021 mentre la versione 20H2 sarà supportata fino a maggio 2022. Un approccio piuttosto caotico, assolutamente inadatto ai server, che finalmente sarà superato con l’arrivo di Windows Server 2022.