Ormai quasi sette anni fa, il sensore Kinect era nato sotto i migliori auspici. Collegabile alle console videoludiche Xbox 360 e Xbox One, Kinect è uno strumento sensibile al movimento del corpo che permette di interagire con “la macchina” senza adoperare alcun controller di tipo tradizionale.
Basti ricordare anche le dichiarazioni rese nel 2010 da Matt Cutts, uno degli ingegneri della concorrenza chiamata Google: Cutts (Google): Kinect ha grandi potenzialità. Apritela!.
Oggi però Microsoft ha comunicato di aver definitivamente arrestato la produzione di Kinect.
Dal 2010 il colosso di Redmond ha venduto circa 35 milioni di esemplari e l’adozione di Kinect è andata ben oltre il mercato videoludico con una serie di progetti che hanno preso vita grazie al rilascio del pacchetto di sviluppo (SDK) (ne abbiamo parlato in un articolo di novembre 2011: Microsoft tende una mano a chi sviluppa per Kinect).
Microsoft non considera l’abbandono della produzione di Kinect come l’ammissione di un fallimento: la tecnologia alla base del funzionamento del sensore, infatti, continua a vivere in varie forme: addirittura nel nuovo iPhone X.
Apple ha infatti acquisito PrimeSense, la società israeliana che ha creato la tecnologia per l’elaborazione tridimensionale delle immagini portata al debutto nella prima versione di Kinect. iPhone X utilizza gli algoritmi di PrimeSense per la gestione del sistema di riconoscimento facciale Face ID.
Microsoft, da parte sua, sta investendo tanto in HoloLens, il visore per la realtà mista che è stato progettato da Alex Kipman, ideatore di Kinect.
D’altra parte Kinect viene messo da parte perché i consumatori l’hanno via a via “snobbato”. A parte poche eccezioni ed esclusi i progetti di ricerca e alcune applicazioni di nicchia utilizzabili a livello industriale, infatti, sono pochissimi i videogiochi coi quali è possibile sfruttare Kinect.