Linux Foundation, organizzazione senza scopo di lucro che sostiene lo sviluppo del kernel Linux ha un nuovo membro che mai, anni fa, si riteneva potesse essere “della partita”.
Durante la conferenza Connect(); 2016, in corso a New York, Microsoft ha annunciato il suo ingresso nella Linux Foundation.
La partecipazione della società guidata da Satya Nadella è una novità di primo piano perché Microsoft diventa “platinum member“, impegnandosi a versare annualmente una quota pari a 500.000 dollari.
John Gossman, “pezzo da novanta” del progetto Microsoft Azure, sarà uno dei membri del consiglio direttivo della fondazione e contribuirà alla crescita degli attuali e dei nuovi progetti.
Microsoft sta già contribuendo a diversi progetti seguiti da Linux Foundation: OpenDaylight, Open Container Initiative, R Consortium e Open API Initiative.
L’arrivo in grande stile di Microsoft, però, consentirà all’azienda di Redmond di sedersi vicino alla comunità degli sviluppatori di software libero e opensource.
Da tempo Microsoft supporta convintamente molteplici progetti del mondo opensource. Anche perché molti di essi costituiscono la base per la realizzazione di prodotti e servizi che facciano da trait d’union, da filo di connessione per spingere sulla massima interoperabilità.
Sembrano lontanissimi in cui software proprietario e software libero non potevano – o meglio, “non dovevano” – “parlarsi”.
Nell’articolo Azure e la visione sempre più open di Microsoft abbiamo ad esempio parlato della “nuova Microsoft” che vede l’opensource come strumento essenziale per innovare e per aiutare i clienti a fare business.
Il marketplace di Azure, ad esempio, pullula di soluzioni provenienti dal mondo opensource (Marketplace di Azure: cos’è e cosa offre), tutte immediatamente fruibili e rese interoperabili con i servizi Microsoft.
Il “taglio con il passato” viene certificato anche da Jim Zemlin, direttore esecutivo di The Linux Foundation, che spiega come Microsoft sia divenuta una delle realtà più entusiaste nei confronti del mondo Linux e una delle più attive nel supporto dei progetti open.
L’ingresso di Microsoft nella Linux Foundation porterà, ovviamente, enormi vantaggi anche per l’azienda di Redmond: avrà la possibilità di ottenere massima visibilità sui progetti opensource, seguirne passo-passo l’evoluzione e prepararsi per la loro integrazione su Azure oltre che con le piattaforme Microsoft basate sul cloud e fortemente vocate al “mobile” (vedere Ballmer: visione ormai datata. Microsoft punta sul cloud).
Scott Guthrie, vice presidente esecutivo Microsoft Cloud and Enterprise Group, ha dichiarato che la Linux Foundation non è soltanto “la casa di Linux” ma anche quella di molteplici innovativi progetti gestiti dalla comunità. Come azienda che guarda sempre di più al cloud (basti pensare all’impegno dedicato a Azure), Microsoft intende supportare gli sviluppatori permettono loro di utilizzare linguaggi e piattaforme che già conoscono, rompendo quelle barriere che sussistevano in passato.