Dopo aver siglato un’importante intesa con il produttore taiwanese HTC, Microsoft ha siglato un altro accordo avente come tema centrale la tutela da eventuali future azioni legali di un’azienda che ha scelto Android come sistema operativo per molti suoi dispositivi. E’ la volta di un nome altisonante come Samsung che ha deciso di stringere la mano a Microsoft con l’intento di difendersi da qualsivoglia azione nei suoi confronti.
Microsoft ha confermato quest’oggi l’accordo spiegando che Samsung ha accettato di versare al colosso di Redmond una somma di denaro a fronte dell’utilizzo di alcuni brevetti sugli smartphone ed i tablet a cuore Android. L’importo che Samsung farà confluire nelle casse di Microsoft non è stato “pubblicizzato” e non è dato sapere quali brevetti siano al centro dell’operazione.
Nella nota diramata da Microsoft si legge: “l’accordo di licenza siglato lo scorso anno con HTC, insieme con quello firmato oggi con Samsung, stanno a significare che i due principali produttori, relativamente al mercato statunitense, di dispositivi Android hanno acquisito delle licenze attingendo dal portafoglio Microsoft. Più del 50% di smartphone Android commercializzati negli USA portano il marchio di Samsung e HTC. Motorola Mobility, con cui Microsoft ha una vertenze legale in corso, resta l’unica azienda produttrice di device Android ad essere sprovvista di una licenza“.
Si preannuncia uno scontro tra titani dal momento che Motorola Mobility è stata recentemente acquistata da Google.
Secondo alcuni analisti, il business legato a Google Android sarebbe fruttuoso anche per Microsoft. L’azienda guidata da Steve Ballmer avrebbe infatti rimpinguato le sue casse con una somma pari a 150 milioni di dollari derivante dalle “royalty” legate all’uso di suoi brevetti (ved. questo nostro articolo). Il dato, riferito a fine maggio scorso, potrebbe essere destinato a crescere notevolmente proprio in forza della “pace” siglata con Samsung (ved. questa pagina).
Samsung, comunque, da oggi pagherà a Microsoft una “royalty” (le stime fanno riferimento ad un importo compreso tra i 10 e i 15 dollari) per ogni singolo device Android commercializzato.