Dopo la conferma dell’abbandono definitivo di Windows XP (Microsoft Italia conferma il ritiro di Windows XP ad aprile. Ancora usatissimo nelle PMI), Microsoft rivela la data della fine delle vendite per i sistemi basati su Windows 7.
Come indicato in questa pagina (la versione italiana del sito non è stata ancora aggiornata), a partire dal 31 ottobre 2014 non sarà più possibile acquistare alcuna macchina basata su Windows 7 nelle edizioni Home Basic, Home Premium ed Ultimate. In altre parole, a partire da fine ottobre prossimo nessun OEM non potrà più commercializzare prodotti che propongono, già preinstallato, il sistema operativo Windows 7.
Nonostante l’edizione Ultimate di Windows 7 sia la più completa, Microsoft ha preferito non “bloccare” le vendite dei sistemi aziendali basati su Windows 7 Professional. Gli utenti business potranno quindi continuare ad acquistare personal computer, sistemi ibridi ed altri dispositivi hardware con Windows 7 Professional preinstallato ben oltre il 31 ottobre.
Dal momento che Microsoft s’impegna a comunicare agli OEM la cessazione delle attività di vendita legate ad ogni versione di Windows con almeno un anno di anticipo, produttori come Lenovo, HP, Dell e così via potranno immettere sul mercato nuove macchine Windows 7 Professional almeno fino al mese di febbraio 2015 (anche se la data potrebbe ulteriormente slittare).
Di recente aveva destato non poco scalpore l’iniziativa promossa da HP che, sul mercato USA, ha iniziato a proporre nuove macchine basate non su Windows 8 o Windows 8.1 ma sul più “datato” Windows 7. Con uno slogan che suonava più o meno “a grande richiesta, torna Windows 7“, l’azienda continua a commercializzare un buon numero di sistemi basati sul sistema operativo che ad oggi è il più utilizzato al mondo (47,5% delle quote di mercato) seguito da Windows XP con il 29,2%.
Windows 8 e Windows 8.1 a fine gennaio (statistiche di NetApplications) deterrebbero invece, complessivamente, il 10,6% del mercato. Windows Vista è ormai sceso al 3,3%.
Windows 7 continuerà ad essere supportato, da parte di Microsoft, con il rilascio di aggiornamenti fino al 14 gennaio 2020.