Si chiama “Do Not Track” quello speciale campo aggiuntivo inseribile nelle richieste HTTP che il browser web trasmette ogniqualvolta si connette ad un server web remoto e che permette di esprimere il proprio diniego alla raccolta di informazioni personali. Proposto originariamente nel 2009 dai ricercatori Christopher Soghoian, Sid Stamm e Dan Kaminsky, l’intestazione addizionale (“header”) “Do Not Track” è al momento al vaglio del W3C che ne sta valutando l’approvazione come standard.
Il meccanismo proposto dal trio Soghoian-Stamm-Kaminsky è ben lungi dall’essere perfetto: è infatti indispensabile, in primis, che il browser web in uso permetta l’abilitazione della funzionalità “Do Not Track” e che il sito web col quale ci si è connessi supporti un sistema di blocco dei cookie gestiti da terzi.
Mozilla Firefox è il browser che allo stato attuale provvede a comunicare a tutti i siti web la propria volontà di non essere tracciati: per attivare “Do Not Track“, basta accedere al menù Strumenti (richiamabile premendo il tasto ALT), Opzioni, cliccare sulla scheda Privacy quindi spuntare la casella Attiva l’opzione anti-tracciamento dei dati personali nel riquadro Tracciamento.
Per il momento Google Chrome non supporta ancora “Do Not Track” anche se la funzionalità è integrabile usando un’apposita estensione e, secondo le indicazioni dei portavoce della società di Mountain View, dovrebbe essere direttamente supportata entro la fine dell’anno. Apple Safari ed Opera, invece, già contemplano la possibilità di attivare “Do Not Track” dall’interfaccia del browser.
Nel caso di Internet Explorer è necessario cliccare sul pulsante a forma di piccolo ingranaggio, cliccare su Sicurezza, Protezione da monitoraggio quindi impostare manualmente un elenco di siti nei confronti dei quali ci si desidera difendere o prelevare (Scarica un elenco di siti per protezione da monitoraggio online) una lista di URL compatibili con la funzionalità di protezione.
La novità di oggi è che Microsoft ha chiarito che gli utenti di Windows 8, al momento del primo avvio del sistema operativo, avranno subito la possibilità di configurare la funzionalità “Do Not Track“. Stando a quanto dichiarato nelle ultime ore, quindi, Internet Explorer 10 supporterà pienamente il nuovo strumento per la tutela della privacy degli utenti abilitandolo per impostazione predefinita. Tutti coloro che, alla prima esecuzione di Internet Explorer 10, opteranno per la configurazione rapida, quindi, beneficeranno automaticamente di “Do Not Track“. In alternativa, il browser offre comunque la possibilità di personalizzare il comportamento di tutti i suoi componenti, “Do Not Track” compreso.
Non è dato sapere, almeno per il momento, quando Microsoft abbia intenzione di pubblicare in Rete la versione definitiva di Internet Explorer 10. Il punto fermo resta solamente l’uscita di Windows 8, che ovviamente integra IE10, prevista per il prossimo 26 ottobre.